panbabilonismo
(o pambabilonismo) s. m. [comp. di pan- e babilon(ese)]. – Corrente storico-religiosa affermatasi verso la fine del sec. 19° e l’inizio del 20°, tendente a esaltare l’influenza dell’antica [...] religione assiro-babilonese sulla civiltà e la religione ebraica e più ampiamente ad assegnarle un posto di particolare peso nella storia religiosa del Vicino Oriente. ...
Leggi Tutto
giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione [...] in Palestina ...
Leggi Tutto
frontalita
frontalità s. f. [der. di frontale]. – L’essere, il trovarsi, il presentarsi di fronte, in posizione frontale. In partic., nell’arte plastica, tecnica del rilievo e della scultura a tutto [...] tondo (propria dell’arte egiziana, babilonese, assira, greca arcaica), e poi anche della pittura, che rappresenta la figura umana di pieno prospetto e in posa rigida con un asse verticale, rappresentazione accolta anche dall’arte tardoantica e ...
Leggi Tutto
caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia [...] abitante o nativo della Caldea. Il termine è stato usato impropriamente, fino alla metà del sec. 19°, come sinon. di babilonese: dinastia c.; divinazione caldea. 2. Lingua c. (o caldeo s. m.), la lingua aramaica dei testi biblici (v. anche caldaico ...
Leggi Tutto
sumero
sumèro agg. e s. m. (f. -a) [dal nome babilonese, Shumer, della regione in cui i Sumeri erano insediati]. – Relativo o appartenente all’antica popolazione dei Sumeri, stanziata nella Mesopotamia [...] merid. tra il 4° e il 3° millennio a. C.: la religione, la letteratura, l’arte s.; lingua s. (o sumerica) o, sostantivato, il sumero (o il sumerico), lingua di tipo agglutinante, diversa da ogni altra ...
Leggi Tutto
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: [...] v. chiesa) dal sign. di «comunità» a quello di «luogo della riunione»]. – 1. In ambito giudaico, posteriormente all’esilio babilonese (586-538 a. C.), luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Per estens., anche con riferimento a epoche ...
Leggi Tutto
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli [...] non soltanto ai popoli socialmente più evoluti della storia lontana o recente (le grandi c. del passato, c. egiziana, c. assiro-babilonese, c. latina, c. slava, c. dei popoli anglosassoni, la c. occidentale, ecc.) ma anche ai popoli primitivi o meno ...
Leggi Tutto
angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. [...] o inutili. A. custode, protettore e compagno che Dio assegna ai singoli uomini (secondo una concezione presente anche nella religione babilonese e nello zoroastrismo); in senso fig., essere l’a. custode di uno, o l’a. tutelare, prenderlo sotto la ...
Leggi Tutto
talmudico
talmùdico agg. (pl. m. -ci). – Del Talmūd, che concerne il Talmūd, nome ebraico delle due grandi opere che raccolgono esegesi biblica, e soprattutto consulti giuridici a commento della mishnāh [...] delle norme etiche, giuridiche, rituali del popolo ebraico, prima trasmesse oralmente, poi scritte nel 2° sec. a. C.): il testo t. babilonese e palestinese, elaborati, in aramaico letterario, tra il 1° e il 6° sec. d. C.; le norme t., le leggende t ...
Leggi Tutto
accado
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Relativo o appartenente agli Accadi, denominazione data dagli studiosi moderni a quei Semiti che fondarono, circa nel 2500 a. C., nella parte merid. della Mesopotamia, [...] a., che secondo la cronologia «corta» si può datare tra il 2400 e il 1950, e quindi nei due rami del babilonese (dialetto della parte meridionale della regione) e dell’assiro (dialetto della parte settentrionale), ciascuno distinto in una fase antica ...
Leggi Tutto
BABILONESE, Arte
G. Furlani
Di arte b. non si può parlare propriamente che dal tempo dello stabilirsi della I dinastia di Babilonia, quando questa città fu fatta capitale del nuovo regno semitico nel 18oo circa a. C.
L'arte b. ha mantenuto...
Astrologo greco del sec. 1º d. C., considerato quale interprete delle norme oracolari astrologiche di Ermete Trismegisto. Ha esercitato una forte influenza sugli astrologi arabi e medievali in genere con la sua descrizione dei decani e delle...