babilonesebabilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; [...] più ricchi e degli artigiani furono deportati in Babilonia per ordine di Nabucodonosor II, al 538, quando, caduto l’impero babilonese sotto i Persiani, Ciro lasciò che gli esuli tornassero in patria. Per estens., è tuttora designata come cattività b ...
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assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado. ...
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esilio
eṡìlio (o eṡìglio; ant. essìlio) s. m. [dal lat. exsilium, der. di exsul «esule»]. – 1. Pena limitativa della libertà personale, che consiste nell’allontanamento del cittadino dalla patria; può [...] casa paterna; ragioni di lavoro mi hanno costretto a un lungo e. dalla mia città; e. di Babilonia o babilonese (v. babilonese). Quindi, in genere, lontananza, assenza, anche fig.: l’oziosità e la vanità ... di nuovo, dopo antichissimo e., occuparono ...
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cattivita
cattività s. f. [dal lat. captivĭtas -atis, der. di captivus «prigioniero»]. – 1. letter. Schiavitù, prigionia, stato di servitù: la c. babilonese, degli Ebrei in Babilonia, la c. avignonese, [...] dei papi ad Avignone (v., per l’una e per l’altra, babilonese). Il termine è di uso com. con riferimento ad animali non domestici, o comunque usi a vivere liberi, tenuti prigionieri in speciali recinti (per es., le belve e gli altri animali dei ...
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càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto [...] 13). Cantico dei Cantici, libro dell’Antico Testamento, attribuito a Salomone ma prob. redatto in epoca posteriore all’esilio babilonese, che svolge una serie di soliloquî dello sposo e della sposa, e di dialoghi tra loro, in forma spesso drammatica ...
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tannaita
s. m. [dall’ebr. tannā’ī «studioso, insegnante», usato per lo più al plur. tannā’īm] (pl. -i). – Nome dato ai dottori ebrei che dal principio del 1° sec. d. C. all’inizio del 3° sec., col titolo [...] di rabbi, svolsero e trasmisero oralmente la dottrina tradizionale ebraica (mishanāh), quale era venuta costituendosi dopo l’esilio babilonese. ...
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babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei [...] in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo in cui Israello tornò dalla schiavitù b. (Rosmini). 2. Di Babilonia, città, spec. nel sign. fig. (v. babilonia e cfr. babelico): confusione babilonica ...
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mitraismo
s. m. [der. di mitraico]. – Culto del dio iranico Mitra, che rappresenta un particolare sviluppo dell’antica religione persiana nel segno del sincretismo iranico-babilonese. Più in partic. [...] (e più com. nell’uso), religione di mistero (i misteri di Mitra) che ha avuto origine nelle comunità persiane dell’Asia Minore dopo la conquista macedone (sec. 4° a. C.) e ha trovato larga diffusione nell’Impero ...
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diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si [...] disseminano in varie parti del mondo; in partic., la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dall’esilio babilonese (6° sec. a. C.) in poi, e spec. dopo la distruzione di Gerusalemme nel 135 d. C. Con riferimento a tempi moderni, il termine è ...
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adar
adàr s. m. [voce ebraica, adār, di origine babilonese]. – Nome del 12° mese del calendario ebraico anticotestamentario; si ritrova nei calendarî dei cristiani di lingua semitica. ...
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BABILONESE, Arte
G. Furlani
Di arte b. non si può parlare propriamente che dal tempo dello stabilirsi della I dinastia di Babilonia, quando questa città fu fatta capitale del nuovo regno semitico nel 18oo circa a. C.
L'arte b. ha mantenuto...
Astrologo greco del sec. 1º d. C., considerato quale interprete delle norme oracolari astrologiche di Ermete Trismegisto. Ha esercitato una forte influenza sugli astrologi arabi e medievali in genere con la sua descrizione dei decani e delle...