indicare
v. tr. [dal lat. indicare, intens. di indicĕre: v. indire] (io ìndico, tu ìndichi, ecc.). – 1. Mostrare col dito, con un cenno qualsiasi, o con parole: gli indicò la porta; il maestro indicava [...] freccia; nelle citazioni da un poema, il numero romano indica il canto, il numero arabo il verso. 2. Con usi estens. varî ma senza i. né il luogo né l’anno di pubblicazione. b. Di parole, significare, esprimere un determinato concetto, essere il nome ...
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appaiare
v. tr. [lat. *appariare, der. di par «pari»: v. paio] (io appàio, ecc.). – 1. a. Unire insieme in modo da formare un paio, accoppiare, abbinare: a. la giacca con i pantaloni; non sa a. la cravatta [...] per l’altra; a. due piccioni, unirli insieme per la riproduzione. b. rifl. Unirsi: Quanti son li splendori a chi s’appaia (Dante appaiati. 2. raro. Uguagliare: nessuno lo appaiava nell’arte del canto (più com. gli era pari). ◆ Part. pass. appaiato, ...
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piana1
piana1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. piano1]. – 1. a. Terreno pianeggiante, pianura: un canto ... S’alzò da un olmo solo in una piana (Pascoli). Si usa spec. in particolari denominazioni [...] geomorfologia, a seconda dei materiali costitutivi o della collocazione: p. alluvionale, di fango, di sabbia; p. costiera, deltizia, ecc. b. In senso fig., ant., andare per la p., seguire la via più facile e comoda: prudenza insegna che, potendo ire ...
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trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa [...] espressione del volto per commozione intensa: Come t’avrebbe trasmutato il canto ... mo pensar lo puoi, Poscia che ’l grido t’ attività: Quand’io mi trasmutai ad altra cura (Dante). b. Cedere ad altri: potend’io leggerissimamente altra moglie trovare ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] (dal semplice al complesso), l’enumerazione completa. b. Nella scienza contemporanea s’intende correntemente per m. modo da renderne facile l’apprendimento: m. di solfeggio, di canto, di fisarmonica (o per fisarmonica), di disegno, di calligrafia. ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] tra loro (rispettivam., c. architettonica e c. urbanistica). b. L’insieme degli elementi di cui una cosa è diversi ingredienti; spec. di opera d’arte: c. musicale, c. per canto e pianoforte; c. drammatica, poetica; mi ha letto una sua breve c. ...
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uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati [...] in cattività; frase prov., fare come l’u. in gabbia, che canta per la rabbia (citata anche in altre varianti). 3. In locuz. malaugurio, a chi pronostica insuccessi, sventure, ecc.). b. In parafrasi letterarie collegate alle antiche credenze pagane ...
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cinguettare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica] (io cinguétto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Emettere trilli o gorgheggi, detto di piccoli uccelli dal canto sommesso e ripetuto: i passeri [...] cinguettavano sui rami. b. fig. Riferito a persona, bisbigliare, chiacchierare a bassa voce, spec. di cose frivole e futili; anche parlottare con voce acuta, riferito soprattutto a bambini: si udivano i piccoli cinguettare nel giardino. 2. tr. ...
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sordone
sordóne s. m. [der. di sordo, per il canto (o per il suono) smorzato]. – 1. a. Uccello passeriforme tipicamente montano (Prunella collaris), frequente nelle località sassose o coperte di cespugli [...] delle Alpi e dell’alto Appennino, da dove scende nelle vallate e nelle pianure all’avvicinarsi dell’inverno. b. Altro nome degli uccelli frullino e peppola. 2. Antico strumento a fiato ad ancia doppia, in uso tra la fine del sec. 16° e l’inizio del ...
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sviscerare
v. tr. [der. di viscere, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svìscero, ecc.). – 1. a. ant. o raro. Sventrare, privare dei visceri, cavare fuori i visceri: l’ostie [le vittime, gli animali da sacrificare] [...] a l’accese fiamme Le svenar, le smembrar, le svisceraro (Caro). b. fig. Esaminare con gran cura e attenzione, studiare a fondo: s sviscerato nel rassicurarla, e ... sarei stato costantissimo dal canto mio nell’amare una cosiffatta amica (C. Gozzi). ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...