insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] come l’uom s’etterna (Dante); insegnami tu come debbo fare. b. In senso morale, far contrarre a una persona, con discorsi, con la grammatica, il catechismo, la pittura, la musica, il canto, la danza. Anche di materie pratiche, professionali, di una ...
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pianto2
pianto2 s. m. [lat. planctus -us, der. di plangĕre (v. piangere), part. pass. planctus]. – 1. a. L’atto, il fatto di piangere, che si manifesta solitamente con la fuoriuscita delle lacrime, accompagnate [...] Simonide e Pindaro, e in varie tragedie): smettila con questo p. greco! b. Più genericam., lamentazione: muro del p. (v. muro, n. 1 di alcuni animali (come il cane o il gatto) e spec. il canto triste di alcuni uccelli: il p. dell’usignolo, il p. del ...
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ribattere
ribàttere v. tr. e intr. [comp. di ri- e battere] (come intr., aus. avere). – 1. tr. Battere di nuovo, anche più volte, ripetutamente: questo tappeto è ancora impolverato, bisogna ribatterlo; [...] ripetuta rapidamente (anche su altri strumenti o con la voce nel canto). Con uso intr., o anche assol.: ho battuto e ribattuto ’avversario prima che colpisca; r. un chiodo, ribadirlo. b. fig. Respingere, rintuzzare argomentando e confutando: r. un ...
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malizia
malìzia s. f. [dal lat. malitia, der. di malus «malvagio»]. – 1. a. Tendenza, inclinazione a commettere il male consapevolmente: la m. del demonio; l’intenzione stessa, la volontà di fare il [...] cotale O con forza o con frode altrui contrista; ma nello stesso canto (XI, 82-83) è poi ristretta a indicare la colpa dei m.; per entrare di nascosto, pensò questa sottile malizia. b. estens. La conoscenza che ciascuno ha dei segreti della sua ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità [...] tonalità, o gradatamente, mediante una serie di armonie sempre più vicine a quelle della nuova tonalità. b. La regolazione dell’intensità e del timbro nel canto e nel suono di uno strumento: muovere la voce con gradevoli m.; m. agili, dolci, stentate ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, [...] solista: suonare l’o.; musica per o.; canto con accompagnamento d’o.; o. elettrico, organo, grado (Dante), i cieli, parti o membri della struttura dell’universo. b. Persona, o insieme di persone, attraverso cui si esplica una determinata funzione ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] meritarselo, guadagnarlo senza lavorare o lavorando poco e male. b. Con sign. più generico, senza alcuna idea di biasimo accorga del fallo; r. il tempo, nella musica e nel canto, condurre il movimento con una certa autonomia rispetto ai valori delle ...
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spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, [...] per penetrare più a fondo i misteri della fede (v. esercizio, n. 2 b); ritiro s. (v. ritiro, n. 2 a); padre, direttore s., che e poetiche di edificazione, caratteristiche del medioevo cristiano; cantate s., concerti s., di tematica religiosa e ...
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sbrigare
v. tr. e rifl. [der. di briga, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbrigo, tu sbrighi, ecc.). – 1. tr. a. Eseguire e portare a termine un lavoro; espletare un incarico o un’incombenza in un tempo [...] agli uffici e ai funzionarî competenti perché venga evasa. b. Per estens., congedare una persona dopo aver soddisfatto all impresa, a spuntar l’impegno, e promettendogli che, dal canto suo, metterebbe subito mano a sbrigarlo dal frate (Manzoni). ...
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fiero
fièro (ant. e poet. fèro) agg. [lat. fĕrus]. – 1. letter. a. Feroce, crudele, spietato: il f. tiranno; un nemico f. e selvaggio; da le braccia Fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte (Dante); fig.: [...] animo: Dolce paese, onde portai conforme L’abito fiero e lo sdegnoso canto (Carducci); volto, atteggiamento, sguardo f.; parole semplici e f.; la f. risposta degli assediati. b. tosc. Vivace, pronto: un ragazzo fin troppo fiero. c. Orgoglioso: sono f ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...