dichiarare
v. tr. [dal lat. declarare, propr. «rendere chiaro, manifesto», rifatto secondo chiaro]. – 1. Dire in modo chiaro, rendere manifesto, far conoscere: d. le proprie generalità; d. la propria [...] fisco; d. la merce soggetta a dazio doganale. b. Affermare energicamente o con la gravità richiesta dalle circostanze: è oscuro o ambiguo o difficile; spiegare, illustrare: d. un canto della «Commedia», un passo della «Scienza nuova»; d. il pensiero ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] più del campanile; un bimbo a. quanto un soldo di cacio. b. Che si trova in posizione elevata, a notevole distanza dal suolo Nella Torre il silenzio era già a. (Pascoli). 2. Di voce, canto, suono, acuto: note a., toni a.; nell’uso com., anche intenso ...
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intermedio
intermèdio agg. e s. m. [dal lat. intermedius, comp. di inter- e medius «medio»]. – 1. agg. Che sta in mezzo, che è posto tra due cose, tra due limiti di spazio o di tempo, o, fig., tra due [...] e una responsabilità normalmente non richieste agli operai. b. Nello scheletro degli arti dei vertebrati tetrapodi, ossicino italiane del Rinascimento e basato sulla musica, la danza, il canto e la declamazione, in un insieme di tono leggero e ...
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altro1
altro1 agg. indef. [lat. alter]. – 1. a. Diverso, differente da persona o cosa nominata prima o a cui tacitamente si allude: si voltò dall’a. parte; méttiti un a. vestito; quelli erano a. tempi; [...] avv. d’a. parte (o d’a. lato, d’a. canto), del resto, considerando la cosa sotto un diverso aspetto: d’a. ; l’a. giorno, il giorno innanzi a ieri, oppure qualche giorno fa. b. Prossimo venturo: domani l’a., dopodomani; quest’a. mese, il mese prossimo ...
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fresco1
frésco1 agg. e s. m. [dal germ. frisk] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Di clima, aria, acqua, ecc., che, per la temperatura alquanto bassa, danno al corpo la sensazione di un freddo moderato e per [...] 50 km orarî, che forma onde dai 3 ai 4 metri di altezza. b. Per estens., di luogo all’aperto o di ambiente che, per essere senza il verbo: Così vid’io quella masnada fresca Lasciar lo canto (Dante). Seguito dalla prep. di, per indicare lo stato, la ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] di una cambiale tratta di cui è fatto divieto di produrre duplicato. b. Con riferimento a più cose uguali che si fondono in una: torrenti tono di vago compatimento: se ne stava soletto in un canto; Lasciolla quivi, gravida, soletta (Dante); per lo più ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] non affittata: gli appartamenti del secondo piano sono tutti vuoti. b. Locuz. particolari: a stomaco v. (meno com. a ha compimento: perché fuor negleti Li nostri vóti, e vòti in alcun canto (Dante); Ahi vota speme! (Foscolo), vana speranza! 2. Sign. ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] tal segno da non voler più vedere nessuno; Seguitando il mio canto con quel suono Di cui le Piche misere sentiro Lo colpo come agg.: è il cugino di quella tal Maria di cui t’avevo parlato. b. Come agg. e riferito a cosa, un tal quale, una tal quale, ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] o con forza di giuramento: me la pagherà, come è vero Iddio! b. Con altri sign.: è come «è lo stesso che»: aver dimenticato è come prima il tetto Rosseggerà del villanello industre, Al mattutino canto Quel [l’augello] desterà le valli (Leopardi). 4. ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] tutto ’l paradiso, Sì che m’inebrïava il dolce canto (Dante). b. La concezione e la descrizione del paradiso in un sistema fiscale è, o si ritiene che sia, particolarmente vantaggioso. b. Luogo o ambiente assai ameno, confortevole, pieno di pace: ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...