esigenza /ezi'dʒɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo exigentia]. - 1. [spec. al plur., ciò che è richiesto o giova al normale svolgimento di qualche cosa: ho l'e. di parlarti; venire incontro alle e. del pubblico] [...] ≈ bisogno, desiderio, necessità, (non com.) occorrenza. ↑ urgenza. 2. [spec. al plur., atto dell'esigere qualcosa: avere troppe e.] ≈ pretesa, (lett.) pretensione, richiesta. ...
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circolare¹ [dal lat. tardo circularis, der. di circŭlus "cerchio"]. - ■ agg. 1. [avente forma o proprietà affini a quelle del cerchio o della circonferenza: linea c., superficie c.; tempio a pianta c.; [...] , pagabile a vista presso tutti i recapiti dell'istituto] ≈ assegno circolare. ■ s. f. 1. (burocr.) [atto interno della pubblica amministrazione rivolto ai dipendenti con lo scopo di comunicare direttive] ≈ lettera circolare. 2. (trasp.) [mezzo di ...
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mantenimento /manteni'mento/ s. m. [der. di mantenere]. - 1. [atto del mantenere: m. dell'ordine pubblico] ≈ conservazione, custodia, difesa, protezione, salvaguardia. 2. [il tenere fede a qualche cosa: [...] il m. di una promessa] ≈ adempimento, osservanza, rispetto. ↔ inadempimento, inosservanza, violazione. 3. [il sostentare qualcuno: provvedere al m. dei figli] ≈ sostentamento. ‖ sostegno. 4. (non com.) ...
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presentazione /prezenta'tsjone/ s. f. [der. di presentare]. - 1. [l'atto di far pervenire una domanda, un'istanza e sim. a chi di competenza] ≈ (burocr.) inoltro, trasmissione. ↔ ritiro. 2. [il fatto di [...] senza la p. di un socio] ≈ introduzione. ‖ raccomandazione. 3. (estens.) a. [il fatto di presentare al pubblico un nuovo prodotto commerciale] ≈ commercializzazione, promozione, pubblicizzazione. b. (cinem., radiotel.) [serie di sequenze di un film ...
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proroga /'prɔroga/ s. f. [der. di prorogare]. - 1. [atto dello spostare avanti nel tempo il termine per l'esecuzione di una prestazione: concedere una p.; p. di un mese] ≈ differimento, posticipazione, [...] com.) procrastinazione, (non com.) prolungamento, protrazione, rinvio, [con riferimento a un pagamento e sim.] dilazione. ↔ anticipazione. 2. (giur.) [protrazione della permanenza in carica concessa a chi ricopre un pubblico ufficio] ≈ prorogatio. ...
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consenso /kon'sɛnso/ s. m. [dal lat. consensus -us, der. di consentire "consentire"]. - 1. [conformità di voleri: per c. universale] ≈ accordo, concordia, (non com.) consentimento. ↔ disaccordo, dissenso. [...] 2. a. [il consentire che un atto si compia: dare il c.] ≈ accettazione, approvazione, assenso, autorizzazione, beneplacito proibizione, rifiuto, veto. b. [giudizio favorevole: c. di pubblico e di critica] ≈ adesione, approvazione, buon esito. ↑ ...
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quadro² s. m. [lat. quadrum "figura quadrata", neutro sost. dell'agg. quadrus; il sign. 8 è modellato sul fr. cadre, mentre il sign. 9 ricalca il russo kadry]. - 1. a. [oggetto di forma quadrata] ● Espressioni: [...] . (teatr.) [ciascuna delle parti in cui si può dividere un atto o un tempo, in riferimento al luogo e allo scenario: commedia interno di un'azienda, di un sindacato, di un ente pubblico e sim., svolge una funzione di dirigenza: è entrato direttamente ...
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Fabio Rossi
nascondere. Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) alla vista di qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò [...] con un atto geloso il plico [G. D’Annunzio]), poco com. in senso letterale, più frequente in senso estens. o fig.: si celò gli amanti, non che i serventi, di occultare in faccia del pubblico la parzialità, l’inclinazione, l’amore (C. Goldoni). Sempre ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò con un atto geloso il plico [G. D’Annunzio]), poco com. in senso amanti, non che i serventi, di occultare in faccia del pubblico la parzialità, l’inclinazione, l’amore (C. Goldoni). Sempre ...
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ignominia /iɲo'minja/ s. f. [dal lat. ignominia, -gnomen, nomen "nome, fama, reputazione"]. - 1. [condizione di grave biasimo pubblico] ≈ bassezza, infamia, (lett.) onta, vergogna. ↔ onore. ↑ gloria. 2. [...] (estens.) a. [atto o discorso degni di grave biasimo: commettere un'i.] ≈ bassezza, infamia. b. [persona che costituisce un motivo di biasimo: è l'i. della sua famiglia] ≈ disonore, pecora nera, vergogna. ↔ fiore all'occhiello, onore, orgoglio, vanto ...
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Nel processo civile, l’atto pubblico va annoverato tra le prove legali, per quel che riguarda l’estrinseco, ovvero per tutte le attività avvenute alla presenza del pubblico ufficiale, incluso l’avvenuto rilascio di dichiarazioni, non per l’intrinseco,...
L’atto pubblico è il documento redatto, con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo dove l’atto è formato (artt. 2699-2701 c.c.). Nel nostro ordinamento numerosi...