uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. [...] tutti i fanti tranne quello (diverso da regione a regione) prescelto a rappresentare l’«uomo nero» (spesso, tuttavia, l’uomo nero è l’asso di bastoni), oppure in cui si siano lasciati tutti i fanti tranne uno, in modo che ne resti un numero dispari ...
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coppa1
còppa1 s. f. [lat. tardo cŭppa, variante del lat. class. cūpa «tino»]. – 1. a. Vaso per bere, di cristallo o metallo, generalmente largo e poco fondo o a forma emisferica e con piede di sostegno [...] Al plur., uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane, in quanto vi sono raffigurate delle coppe stilizzate: giocare coppe; l’asso, il sette, il fante di coppe; fig.: accennare coppe e dare (o tirare) bastoni (o denari), fare il contrario di ...
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mastelleide
(Mastelleide), s. f. (iron.) Le gesta di Clemente Mastella. ◆ Adesso può cominciare la Mastelleide, miscellanea di analisi politica, spietati giudizi personali, riflessioni semiserie. (Ottavio [...] la «mastelleide», nei giornali, è un genere letterario di successo: il pirotecnico leader dell’Udeur ha sempre un asso nella manica, un titolo da inventare, una confidenza, una battuta da regalare al cronista (magari facendogli credere che gliel ...
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scartare2
scartare2 v. tr. [der. di carta (da gioco), col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. In giochi di carte, gettare al monte o calare in tavola, al proprio turno, una o più carte, secondo una scelta [...] o minore utilità, del loro valore di punteggio, e anche per chiamare il compagno a un gioco o per sviare l’avversario: s. un asso, un tre, due re; anche con uso assol.: s. a picche, a fiori; s. alto, basso, per chiamare a un gioco, o per rifiutarlo ...
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intramontabile
intramontàbile agg. [der. di tramontare, col pref. in-2]. – Che non tramonta (in senso fig.): gloria intramontabile. In partic., di persona che, nonostante il passare degli anni, si mantiene [...] attiva conservando intatte le sue qualità e capacità, o che comunque continua a riscuotere successo: un attore i.; un asso, un campione i.; talora scherz. o iron.: è proprio i. quell’attrice! ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] ) i salmi finiscono in gloria, frasi prov. (v. gloria2, n. 1); spesse volte le giocate van f. a bastonate (prov. scritto sull’asso di bastoni di un certo tipo di carte da gioco). e. Di strada, fare capo: questo sentiero finisce alla malga; di corso d ...
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surplace
〈sürplàs〉 s. m., fr. [dalla locuz. avv. sur place «sul posto»]. – Nelle gare ciclistiche di velocità, caratteristica e spettacolare fase tattica, eseguita di solito in prossimità dell’imbocco [...] sfuggire con rapida ed efficace azione all’avversario senza lasciargli la possibilità di reagire; nell’uso fam., lasciare s. qualcuno, piantarlo in asso, sopravanzarlo nettamente in una attività; meno com., restare s., restare immobile, senza parola. ...
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napoletana
s. f. [dall’agg. napoletano]. – 1. Nel gioco del tressette, della calabresella e sim., il complesso formato dal tre, dal due e dall’asso dello stesso seme, che si «accusa» dopo la prima mano [...] e vale per tre punti nel conteggio finale: n. a coppe, a bastoni (e n. quarta, quinta, ecc., che è accompagnata da una, due, ecc. carte dello stesso seme). 2. Macchinetta speciale per fare il caffè, composta ...
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ammiccare
v. intr. [etimo incerto; dubbia la connessione col lat. micare «palpitare»] (io ammicco, tu ammicchi, ecc.; aus. avere). – Fare cenni di nascosto, per lo più strizzando un occhio, facendo l’occhiolino: [...] lo consentono, accennare a determinate carte al proprio compagno di gioco (con uso trans. o intr.: a. al compagno, a. l’asso). In usi fig., letter.: lontano ... ammiccava soltanto un lume di carbonai, e più a sinistra la stella del mattino (Verga); A ...
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inventare
v. tr. [lat. *inventare, intens. di invenire «trovare», part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). – 1. Trovare, con l’immaginazione o l’ingegno, e per lo più attraverso studî, esperimenti, [...] ’è in essa nulla di vero; hanno inventato che nello scandalo sono compromesso anch’io. Usato assol.: per inventare è un asso; io non invento!, dico la sola e intera verità, non racconto favole né aggiungo nulla al vero. ◆ Part. pass. inventato, anche ...
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Città della Misia, o secondo altri della Troade, posta sulla sponda settentrionale del golfo di Adramittio, al disopra di una collina, ricadente quasi a picco sul mare: sulla parte più alta della collina era l'acropoli, col tempio, che per le...
Comune della provincia di Como, con 6,46 kmq. di superficie e 2082 ab. (1921), dei quali 1784 nei centri e 298 nelle case sparse. Il capoluogo, situato a 420 m. s. m. nella Valassina, che da esso prende il nome, ha 1218 ab. e possiede industrie...