processo /pro'tʃɛs:o/ s. m. [dal lat. processus -us "avanzamento, progresso", der. di procēdĕre "avanzare"]. - 1. a. (ant., lett.) [evoluzione di un'operazione, una situazione e sim.: il p. dei fatti] [...] seguente] ≈ in prosieguo, in seguito, successivamente. b. [aspetto della realtà in quanto espressione del divenire: p. storico] ≈ forma: p. di un interrogatorio] ≈ rapporto, verbale. ● Espressioni: processo verbale → □. 5. (anat.) [sporgenza ossea] ...
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durativo agg. [der di durare]. - 1. (ant.) [che ha lunga durata] ≈ duraturo, durevole. 2. (gramm.) [di aspettoverbale o di verbo o di forma verbale, che si riferisce a un'azione vista nel suo svolgersi [...] continuato senza indicazione di inizio o fine (per es., dormire rispetto ad addormentarsi] ↔ momentaneo, puntuale ...
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perfettivo agg. [dal lat. tardo perfectivus, der. di perficĕre "compiere"]. - (ling.) [di aspettoverbale che esprime la compiutezza di un'azione] ↔ imperfettivo. ‖ durativo. ...
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puntuale /puntu'ale/ agg. [der. di punto¹]. - 1. a. [che arriva all'ora stabilita: è arrivato p. all'appuntamento] ≈ come un orologio, in orario. ↔ [prima del momento stabilito] in anticipo, [dopo il momento [...] e pertinenti] ≈ circostanziato, dettagliato, preciso, puntiglioso. ↑ minuzioso. ↔ approssimativo, (lett.) cursorio, generico, impreciso. 4. (ling.) [di aspettoverbale, che esprime l'azione in un momento del suo sviluppo] ≈ ‖ momentaneo. ↔ durativo. ...
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imperfettivo agg. [der. di perfettivo, col pref. in-²]. - (ling.) [di aspettoverbale che esprime l'azione considerata nella sua durata, e indipendentemente dal suo termine, proprio spec. delle lingue [...] slave] ↔ perfettivo ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] vizio ma s. di qualche virtù (G. V. Gravina); non aspettate dal mio s. spirito materia bastante per divertirvi (C. Goldoni). Esiguo parli di soldi, pesi, misure e sim. ed è spesso usato con valore verbale: non possiamo imbarcare un carico eccedente. ...
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linguaggio /lin'gwadʒ:o/ s. m. [der. di lingua]. - 1. a. [la facoltà, peculiare degli esseri umani, di comunicare significati per mezzo di un sistema di segni, vocali o grafici e, anche, lo strumento stesso [...] tale espressione e comunicazione: lo sviluppo del l.; l. verbale] ≈ (lett.) favella, lingua, (lett.) loquela, l.] ≈ modo di parlare. ⇓ codice, gergo. b. [il particolare aspetto con cui si configura la lingua in un determinato ambiente, nelle opere di ...
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ordine /'ordine/ s. m. [lat. ordo ordĭnis]. - 1. a. [regolare disposizione di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio: tenere in o.] ≈ (non com.) assesto, assetto, sesto, sistemazione. [...] ordine → □; fig., mettersi in ordine [ordinarsi nell'aspetto e nel vestiario] ≈ acconciarsi, (fam.) darsi una (di partenza). □ parola d'ordine 1. [segno verbale segreto e convenzionale di riconoscimento previsto dai regolamenti sul servizio di ...
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ASPETTO VERBALE
L’aspetto è una caratteristica del verbo che fornisce alcune informazioni supplementari sull’azione descritta: la sua durata; se si è conclusa, si sta svolgendo o si sta per svolgere; se è stata portata a compimento; in che...
Modo in cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo; si parla quindi di a. imperfettivo o perfettivo. In molte lingue è una categoria autonoma; in alcune coesiste con la categoria del tempo.
Le lingue indoeuropee mostrano...