caricare
v. tr. [lat. tardo carrĭcare, der. di carrus «carro»] (io càrico, tu càrichi, ecc.). – 1. a. Mettere sopra un veicolo, o addosso a un animale, a una persona, un peso da trasportare. Lasciando [...] indeterminata la natura del carico: c. una nave, un vagone, un camion, ecc.; come l’hanno caricato quel povero asino! Lasciando indeterminato il veicolo su cui si pone il carico: c. pietre, rena, legna, bitume, farina, ecc. Più esplicitamente: c. l’ ...
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carico1
càrico1 (poet. carco) agg. [der. di caricare] (pl. m. -chi). – 1. a. Che ha sopra di sé il carico di merci al cui trasporto è normalmente destinato: un bastimento, un vagone c.; specificando: [...] autotreno c. di grano; asino c. d’un pesante basto. b. Aggravato del massimo peso che può sostenere o, più genericam., coperto di gran quantità di roba: l’ascensore è già c.; barca troppo c.; anche di persona: c. di pacchi; c. come un ciuco; donna c. ...
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asello
asèllo s. m. [dal lat. asellus, propr. «asinello», dim. di asĭnus «asino»]. – Genere di crostacei isopodi del sottordine aselloti, la cui specie tipica (Asellus aquaticus), dal corpo appiattito, [...] lungo circa 1 cm, si nutre di detriti vegetali, ed è comune sul fondo degli stagni e nei corsi d’acqua con debole corrente; nei periodi di siccità, può anche sopravvivere affondandosi nel fango ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] c. di un po’ di pane; un benefattore, mosso a compassione del povero cercatore, fece al convento la c. d’un asino (Manzoni); assol., fare, chiedere la c., l’elemosina; c. fiorita, vera, gentile, delicata; c. pelosa, interessata. Nell’uso fam., fammi ...
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ricalcitrare
(o recalcitrare) v. intr. [dal lat. recalcitrare, comp. di re- e calcitrare «calcitrare»] (io ricàlcitro, ecc.; aus. avere). – 1. Degli animali da sella, da tiro e da soma, impuntarsi indietreggiando [...] ). ◆ Part. pres. ricalcitrante (o recalcitrante), anche come agg., che ricalcitra (nell’atto o per abitudine): cavallo, mula, asino ricalcitrante. Più spesso fig. (con tono attenuato rispetto al verbo), contrario, poco disposto, esitante a fare o a ...
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asinaio
asinàio s. m. (f. -a) [lat. asinarius]. – Chi guida l’asino: Dante ... scontrò uno asinaio... il quale asinaio andava drieto agli asini, cantando il libro di Dante (Sacchetti). ...
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liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] !; se, Dio liberi!, dovesse andar male, siamo tutti rovinati. Sciogliere: l. il prigioniero dai ceppi, il cane dal guinzaglio, l’asino dalla cavezza, la mano dalla stretta; fig.: l. da un vincolo, da un’obbligazione, da un impegno, dalla parola data ...
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libidinoso
libidinóso agg. [dal lat. libidinosus]. – 1. Di persona, che è dominato dalla libidine, che è spinto a una continua e insaziabile ricerca di piaceri sessuali: un vecchio vizioso e l.; una [...] donna l.; sostantivato: l’occhio cupido e velato dei l.; anche riferito ad animali: l’asino è animale l. (Savonarola). 2. Che esprime libidine, è improntato a libidine o è effetto di libidine: sguardi l.; voglie l.; atti, discorsi l.; Raro è però che ...
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carota
caròta s. f. [lat. tardo carōta, dal gr. καρωτόν]. – 1. Erba annua o bienne delle ombrellifere (Daucus carota), alta fino a 2 m, con ombrelle a molti raggi, fiori per lo più bianchi, comune in [...] suo discorso del 1943 da W. Churchill, quando affermò che, per spingere l’Italia alla resa, si doveva continuare ad agire sull’asino italiano da ambedue le parti, con una carota e con un bastone («We shall continue to operate on the Italian donkey at ...
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Perissodattilo della famiglia degli Equidi (Equus asinus). Ha molte analogie col cavallo; rispetto a questo i caratteri differenziali sono: assenza delle castagne nello stinco posteriore, orecchie lunghe e pelose nell’interno, criniera breve,...
asino
. Appare in tre luoghi del Convivio, in uno dei quali ha valore proprio: E sanza dubbio forte riderebbe Aristotile udendo fare spezie due de l'umana generazione, sì come de li cavalli e de li asini (IV XV 6).
Negli altri due casi assume...