meditazione /medita'tsjone/ s. f. [dal lat. meditatio -onis]. - 1. [il fermare a lungo la mente sopra un oggetto, il considerare attentamente un problema e sim.: immergersi in una profonda m.] ≈ riflessione. [...] 2. (relig.) [pratica ascetica per cui il credente si raccoglie in sé stesso, riflettendo sulle verità di fede: stare in m.; m. mattutina, serale] ≈ ‖ preghiera, raccoglimento. ...
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yogin /'jɔgin/ s. m. [dal sanscr. yōġin]. - 1. (relig., filos.) [chi pratica lo yoga come tecnica ascetica] ≈ yoghi, yogi. 2. (estens.) [chi insegna o pratica lo yoga come esercizio ginnico] ≈ [→ YOGIN [...] (1)] ...
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contemplazione /kontempla'tsjone/ s. f. [dal lat. contemplatio -onis]. - 1. [atto del contemplare qualcosa: era in estatica c. di quella statua] ≈ ammirazione, (lett.) vagheggiamento. ↓ osservazione. 2. [...] a. [profonda concentrazione della mente su cose spirituali: c. delle verità eterne] ≈ meditazione. ‖ estasi, nirvana, rapimento. b. [assol., vita ascetica, mistica: darsi alla c.] ≈ ascesi, ascetismo, meditazione, misticismo. ...
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solitario /soli'tarjo/ [dal lat. solitarius, der. di solus "solo"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ama la solitudine: un uomo scontroso e s.] ≈ (poet.) solingo. ↔ (ant.) accompagnevole, socievole. b. [...] com.) [chi, spec. per motivi religiosi, si ritira in solitudine per dedicarsi alla preghiera e alla vita ascetica] ≈ anacoreta, cenobita, eremita. 3. (estens.) [pietra preziosa di notevole pregio incastonata da sola] ≈ ⇑ brillante, diamante. □ verme ...
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mortificare [dal lat. eccles. mortificare, propr. "far morire"] (io mortìfico, tu mortìfichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (ant.) [ridurre un organismo, animale o vegetale, in uno stato simile alla morte] ↔ rivitalizzare, [...] ] ≈ sminuire, sottovalutare, svalutare, svilire. ↔ sopravvalutare. ■ mortificarsi v. rifl. [fare penitenza, spec. come pratica ascetica] ≈ macerarsi, reprimersi. ‖ castigarsi, flagellarsi, punirsi. ■ v. intr. pron. [affliggersi nell'amor proprio: m ...
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mortificazione /mortifika'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo mortificatio -onis, der. di mortificare "far morire"]. - 1. (teol.) [sofferenza che l'uomo volontariamente s'impone per vincere le cattive inclinazioni [...] o come pratica ascetica: sottoporsi a una continua m.] ≈ macerazione. ‖ penitenza, privazione, sacrificio. 2. (fig.) [l'essere ferito nell'amor proprio: provare m. per un rimprovero] ≈ avvilimento, desolazione, umiliazione, vergogna. ...
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nirvana s. m. [dal sanscr. nirvāṇa "estinzione"], invar. - 1. (relig.) [nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica consistente nell'assenza di ogni sensazione]. 2. (estens.) [...] [stato di beatitudine serena] ≈ pace, quiete, serenità, tranquillità. ‖ distacco, indifferenza ...
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disciplina s. f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus "allievo"]. - 1. (lett.) a. [opera di maestro autorevole: affidarsi alla d. di un noto studioso] ≈ insegnamento, magistero. ‖ guida. b. (fig.) [...] , rispetto. ↔ disobbedienza, indisciplina, indisciplinatezza. ↑ insubordinazione. 4. (ant.) a. [strumento di mortificazione ascetica] ≈ cilicio, flagello. b. (estens.) [provvedimento punitivo] ≈ castigo, pena, punizione, [impartito dal sacerdote ...
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Scrittore di ascetica e di dogmatica (prima metà sec. 5º), di Ancira. Polemista, scrisse contro i nestoriani e i messaliani (specie nel De baptismo) e contro un gruppo di eretici che volevano vedere nella figura di Melchisedec una teofania del...