mortificare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., mortificare, propr. «mettere a morte, far morire», comp. di mors mortis «morte» e tema affine a facĕre «fare»] (io mortìfico, tu mortìfichi, ecc.). – 1. a. [...] frollare. 2. Reprimere lo stimolo dei sensi e i desiderî che ne derivano mediante penitenze corporali e spirituali, soprattutto come pratica ascetica: m. la carne, il corpo, i sensi, gli istinti, l’amor proprio, e sim. Con lo stesso senso anche il ...
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mortificazione
mortificazióne s. f. [dal lat. tardo mortificatio -onis, der. di mortificare: v. mortificare]. – 1. a. ant. Stato d’insensibilità, simile a morte, di un organismo. b. In medicina, m. dei [...] Per estens., termine usato talvolta nell’arte culinaria per indicare la frollatura delle carni. 2. Nel linguaggio ascetico cristiano, sofferenza che l’uomo volontariamente s’impone per vincere le cattive inclinazioni conseguenti al peccato originale ...
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anacoresi
anacorèṡi s. f. [dal gr. ἀναχώρησις; v. anacoreta]. – Il ritirarsi in solitudine, per dedicarsi a vita contemplativa e ascetica. ...
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anacoreta
anacorèta s. m. [dal lat. tardo anachoreta, gr. ἀναχωρητής, dal tema di ἀναχωρέω «ritirarsi»] (pl. -i). – In senso ampio, chi, abbandonando la vita attiva e il consorzio degli uomini, si ritira [...] in solitudine per dedicarsi alla preghiera e alla vita ascetica; in partic., sono così designati i religiosi, detti anche «padri del deserto», che nei secoli 3° e 4° vivevano isolati nei deserti dell’Egitto. In senso fig., fare vita da a., vivere ...
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flagellare
(ant. fragellare) v. tr. [dal lat. flagellare] (io flagèllo, ecc.). – Percuotere con flagello: Pilato fece f. Gesù; nel rifl., flagellarsi, battersi con flagello come pratica ascetica, per [...] mortificazione e penitenza. Per estens., percuotere con violenza, detto soprattutto della pioggia, del vento e sim.: la grandine flagellava le viti; la tempesta flagellava le vele; fig.: f. i vizî, il ...
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flagellazione
flagellazióne s. f. [dal lat. tardo flagellatio -onis]. – 1. L’atto di flagellare, di percuotere con un flagello, soprattutto come supplizio o pena corporale eseguita in seguito a condanna, [...] a scopo rituale e catartico, in uso presso religioni primitive e in antichi culti, o come pratica ascetica esercitata da membri di movimenti religiosi dell’ultimo medioevo, detti appunto flagellanti, che la ritenevano sostitutiva della confessione ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; [...] , maestro e padre spirituale, venerando per età e santità, alla cui direzione si affidava chi intendeva dedicarsi a vita ascetica. 2. Con uso estens., per influsso francese, titolo onorifico conferito (spec. dal Settecento e nell’Italia settentr.) a ...
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autoflagellazione
autoflagellazióne s. f. [comp. di auto-1 e flagellazione]. – Flagellazione esercitata sul proprio corpo, a scopo rituale, catartico-espiatorio, o come pratica ascetica, o a causa di [...] deviazione sessuale ...
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disciplina
s. f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus «discepolo»]. – 1. a. letter. Educazione, ammaestramento, insegnamento: molte di queste operazioni s’adornano con la d. (B. Castiglione); Quando [...] . 3. a. Specie di flagello formato da un mazzo di funicelle intrecciate, usato per percuotersi le carni, nella pratica di mortificazione ascetica: darsi la d., battersi con il flagello (e in senso fig., sottoporsi a dura fatica). b. estens. Penitenza ...
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infanzia
infànzia s. f. [dal lat. infantia, der. di infans -antis «infante1»]. – 1. a. La prima età dell’uomo, che in passato, in senso generico, si faceva giungere sino all’acquisizione dell’uso completo [...] della poesia, della pittura; l’i. di una lingua. b. Nella teologia cattolica, i. spirituale, stato di vita ascetica che presenta le virtù considerate tipiche dell’infanzia (per es., innocenza, semplicità), in relazione con l’ammonimento evangelico di ...
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Scrittore di ascetica e di dogmatica (prima metà sec. 5º), di Ancira. Polemista, scrisse contro i nestoriani e i messaliani (specie nel De baptismo) e contro un gruppo di eretici che volevano vedere nella figura di Melchisedec una teofania del...