sobbattitura
s. f. [comp. di so- e battitura]. – In veterinaria, contusione della pianta del piede del cavallo e dei bovini, prodotta da cause varie, tra cui corpi duri, ferri non adatti, ecc., e che [...] può convertirsi in ascesso (detta anche ammaccatura della suola). ...
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actinomicosi
actinomicòṡi s. f. [der. del nome del genere Actinomyces «actinomicete»]. – Malattia cronica, suppurativa e granulomatosa, provocata da un actinomicete (Actinomyces bovis), che attacca di [...] ossee della testa, ma anche organi interni (ghiandole salivari, faringe, articolazioni, cuore, reticolo, peritoneo, mammella): si manifesta con tumefazioni a noduli o a cordoni, dovute a granulomi che tendono a evolvere in ascesso e a fistolizzarsi. ...
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tonsillare
agg. [der. di tonsilla]. – In anatomia e medicina, che appartiene o si riferisce alle tonsille palatine: loggia t., lo spazio della parete laterale della faringe, circoscritto dai pilastri [...] foci t., processi flogistici cronici delle tonsille, generalmente di natura streptococcica, in grado di determinare malattie secondarie in altri distretti dell’organismo (malattia reumatica, glomerulonefrite, ecc.); ipertrofia t.; ascesso tonsillare. ...
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incidere2
incìdere2 v. tr. [dal lat. incĭdĕre, comp. di in-1 e caedĕre «tagliare»] (coniug. come il verbo precedente). – 1. Tagliare incavando, operare su una superficie un taglio per lo più netto e [...] : i. la corteccia di un albero; i. la cute, col bisturi, nell’esecuzione di un intervento chirurgico; i. un ascesso, per farne uscire il pus; i. superficialmente, profondamente. Nel linguaggio di cucina, fare un taglio piuttosto superficiale a un ...
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tonsillotomia
tonsillotomìa s. f. [comp. di tonsilla e -tomia]. – In chirurgia, incisione delle tonsille palatine allo scopo di evacuare il pus di un ascesso tonsillare: può essere associata ad asportazione [...] parziale della tonsilla (tonsillectomia parziale) ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; [...] e una f., e chi la vuol calda e chi la vuol f., v. caldo, n. 2 c. d. Nel linguaggio medico: ascesso f., quello di natura tubercolare, a carattere cronico e con segni d’infiammazione poco vivace; nodulo tiroideo f., tumefazione circoscritta della ...
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incisione
inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente [...] in forma determinata su una qualsiasi superficie e soprattutto su quella di un corpo animale o di un vegetale: i. di un ascesso; i. della corteccia di un albero (per farne colare la resina, il latice, ecc.); i. superficiale, profonda; i. lineare, in ...
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incistamento
incistaménto s. m. [der. di incistarsi]. – 1. In biologia, fenomeno caratteristico dei protozoi, ma presente anche in alcuni metazoi, per cui l’organismo, in risposta a condizioni ambientali [...] favorevoli. 2. In patologia, processo difensivo che si determina nell’intimo dei tessuti intorno a un corpo estraneo o a un ascesso e che dà luogo alla formazione di una pseudocisti. 3. fig. Inserirsi, incunearsi dentro a qualcosa in modo stabile e ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] suo spessore o soltanto nella sua parte superficiale, con uno o più tagli: attento col coltello, taglierai la tovaglia!; t. un ascesso, inciderlo. Riferito a parti del corpo, produrre una ferita con arma da taglio: t. la gola a qualcuno, col rasoio o ...
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piemesi
pïèmeṡi (o pioèmeṡi) s. f. [comp. di pio- e gr. ἔμεσις «vomito», der. di ἐμέω «vomitare»]. – Nel linguaggio medico, vomito di materiale purulento, per lo più dovuto all’apertura di un ascesso [...] nell’esofago o nello stomaco ...
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Raccolta di pus in una cavità delimitata da una parete costituita da tessuto di granulazione. L’a. propriamente detto è un a. acuto (o caldo), prodotto dall’infezione da germi piogeni. Più frequentemente causato da streptococchi e stafilococchi,...
In medicina, ascesso freddo derivante dalla fusione di un focolaio osseo, per lo più tubercolare, che tende a migrare, dalle regioni profonde, in basso, secondo la legge di gravità, per affiorare in determinate sedi superficiali di elezione....