ibernoma
ibernòma s. m. [der. di ibern(ante), col suff. -oma] (pl. -i). – Tumore benigno, generalmente localizzato nella regione interscapolovertebrale, talvolta all’ascella, costituito da un tipo speciale [...] di lipoma, composto di grasso rosso-bruno simile a quello della ghiandola ibernante degli animali che cadono in letargo ...
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caffe
caffè s. m. [dal turco kahve, che è dall’arabo qahwa «vino; bevanda eccitante»]. – 1. Nome di alcune specie di piante del genere Coffea, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava [...] piante coltivate), sempreverde, con foglie opposte, ovali, acute e lucide. I fiori sono odorosi, bianchi, in dense infiorescenze all’ascella delle foglie; il frutto, detto ciliegia, è una drupa quasi sferica, prima verde, poi rossa, da ultimo bruna ...
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ditello
ditèllo s. m. [lat. titĭllus «solletico»] (pl. le ditella o le ditelle, femm.), ant. – Ascella: nascevano ... o nella anguinaia o sotto le ditella certe enfiature (Boccaccio). ...
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manichino1
manichino1 s. m. [der. di manica; propr. «piccola manica»]. – 1. a. Parte della manica all’altezza del polso, che ebbe grande importanza nel sec. 17° per la ricchezza dei pizzi con i quali [...] (detta anche manichetto o, con termine fr., manchette), consistente nel serrare un braccio dell’avversario sotto la propria ascella, afferrare con l’altro braccio il suo collo e quindi, forzando con la schiena, tentare di sollevarlo e rovesciarlo ...
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selaginella
selaginèlla s. f. [lat. scient. Selaginella, der. del lat. class. selago -gĭnis, nome di una pianta, con suffisso dim.]. – Unico genere di piante pteridofite della famiglia Selaginellaceae, [...] , ramificato a monopodio e a dicotomia, che porta piccole foglie sparse disposte a spirale o in quattro serie; all’ascella di alcune foglie (sporofilli), raggruppate all’estremità dei rami a formare una spiga, si sviluppano gli sporangi che sono ...
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iuglandacee
iuglandàcee s. f. pl. [lat. scient. Juglandaceae, dal nome del genere Juglans, che è dal lat. class. iuglans -andis «noce»]. – Famiglia di piante appartenente all’ordine iuglandali, che comprende [...] imparipennate senza stipole: sono piante monoiche con amenti maschili penduli formati da numerosi fiori inseriti singolarmente all’ascella delle brattee e con fiori femminili, ad ovario infero, riuniti in infiorescenze pauciflore all’estremità dei ...
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adenoflemmone
adenoflèmmone s. m. [comp. di adeno- e flemmone]. – In medicina, flemmone, tipico dell’età infantile, originato dalla suppurazione di una ghiandola linfatica e localizzato di preferenza [...] nel collo, all’ascella, all’inguine. ...
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welwitschiacee
〈velviččàčee〉 s. f. pl. [propr., forma lat. scient., Welwitschiaceae, dal nome del genere Welwitschia, che è dal nome del viaggiatore e botanico austr. F. Welwitsch (1806-1872)]. – Famiglia [...] base per tutta la vita della pianta (molti anni), disfacendosi gradualmente all’apice. I fiori, dioici, si sviluppano all’ascella delle foglie in spighe o strobili disposti in pannocchia; i fiori staminiferi hanno due foglie perianziali e 6 stami con ...
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prolifero
prolìfero agg. [comp. del lat. proles «prole» e di -fero]. – Che si moltiplica, che genera discendenza, o che dà luogo alla formazione di altri organi, tessuti, ecc. Anche sinon. di prolifico. [...] In botanica, fiore p., quello che presenta prolificazione; bulbo p., quello che sviluppa altri bulbi dall’ascella dei catafilli, come in certi muscari. ...
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prolificazione
prolificazióne s. f. [der. di prolificare]. – 1. L’opera del prolificare, il moltiplicarsi degli esseri viventi mediante la generazione sessuale o asessuale; il dare origine a una progenie. [...] In botanica, formazione di gemme ascellari in sedi anomale, che si verifica tipicamente nei fiori, per es. all’ascella di antofilli (p. ascellare) o in corrispondenza dell’asse fiorale (p. assiale); da queste gemme si possono sviluppare nuovi fiori o ...
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Anatomia
Regione anatomica posta in corrispondenza della radice dell’arto toracico, tra quest’ultimo e il torace stesso. La forma varia col mutare della posizione dell’arto; nella specie umana quando quest’ultimo è abdotto di 90°, l’a. è un’ampia...
ascella
Usato due volte : in If XXV 112 Io vidi intrar le braccia per l'ascelle, è nel significato comune; in XVII 13 (Gerione) due branche avea pilose insin l'ascelle, indica il punto di attaccatura delle branche al corpo di serpente di Gerione.