devascolarizzazione
devascolariżżazióne s. f. [der. di devascolarizzare]. – Nel linguaggio medico, la rimozione di vasi o anche l’interruzione, per recisione o legatura, delle connessioni vascolari in [...] un distretto dell’organismo, soprattutto in quanto siano effettuate in chirurgia sperimentale o come fase di un intervento chirurgico, allo scopo di interrompere l’afflusso di sangue arterioso nella zona. ...
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stupore
stupóre s. m. [dal lat. stupor -oris, der. di stupēre «stupire»]. – 1. Forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire: Oppresso di stupore, [...] volontaria; consegue per lo più a contusioni o altri eventi traumatici. d. S. arterioso, perdita passeggera della normale motilità di un segmento di arteria per effetto di un trauma che, pur non determinando lesioni contusive gravi della parete ...
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embolizzazione
emboliżżazióne s. f. [der. di embolo1]. – In medicina, processo di formazione di un embolo. In chirurgia (più esattamente e. terapeutica), tecnica consistente nel provocare un embolo mediante [...] idoneo materiale introdotto tramite catetere in un tronco arterioso, allo scopo di arrestare una emorragia acuta o di occludere malformazioni vascolari o di privare dell’apposito apporto ematico zone di parenchimi organici sedi di lesioni. ...
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by-pass
‹bài pàas› s. ingl. [comp. di by «presso», «a lato» e pass «passaggio»] (pl. by-passes ‹bài pàasi∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nelle costruzioni idrauliche, conduttura secondaria nella quale [...] o venoso da un punto a monte di un ostacolo a un punto a valle, effettuata mediante protesi autoplastiche (trapianti di arteria o, più spesso, di vena) o alloplastiche (tubi di dacron o di teflon). b. In chirurgia del cuore, la derivazione del ...
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origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il [...] sorgente. 2. Con senso spaziale, e più concr., il punto d’inizio di qualche cosa: l’aorta ha o. dall’orifizio arterioso del ventricolo sinistro del cuore. In matematica, o. di una semiretta, il suo punto estremo; o. delle coordinate (o punto-origine ...
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molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: [...] m., lo stesso che ulcera venerea (contrapp. all’ulcera dura o ulcera sifilitica); in semeiotica si dice del polso arterioso, quando esso presenti scarsa resistenza alla compressione digitale, come si verifica nei soggetti ipotesi. Talora si avvicina ...
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polso
pólso s. m. [lat. pŭlsus -us «battito», der. di pellĕre «battere, urtare, spingere», part. pass. pulsus]. – 1. In fisiologia, la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, e segnatamente [...] ch’i’ ne perde’ li sonni e’ polsi (Dante). 2. a. La zona dell’avambraccio poco sopra la mano, dove, essendo l’arteria radiale molto superficiale, solitamente si appoggiano le dita per esaminare il battito: non riuscire a trovare il p.; sentire il p ...
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ginecografia
ginecografìa s. f. [comp. di gineco- e -grafia]. – Esame radiologico degli organi pelvici della donna ottenuto previa iniezione di un mezzo di contrasto gassoso nella cavità peritoneale [...] mezzo radiopaco nel settore cavitario dell’apparato genitale (isterosalpingografia) o di un mezzo iodato nel sistema arterioso o venoso linfatico (rispettivam. arteriografia o flebografia pelvica, linfografia), metodi oggi per lo più sostituiti dall ...
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aorta
aòrta s. f. [dal gr. ἀορτή, der. di ἀείρω «sollevare»]. – Il più grosso vaso sanguifero arterioso dell’organismo, da cui hanno origine altri rami arteriosi collaterali e terminali. Nell’uomo l’aorta [...] cuore, si dirige in alto e dopo pochi centimetri si ripiega descrivendo un arco (arco dell’a.), scende lungo il dorso e termina all’altezza della 4a vertebra lombare, dove si biforca dando origine alle due arterie iliache comuni (destra e sinistra). ...
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catacrotismo
s. m. [der. di catacroto]. – Nel linguaggio medico, anormalità del polso arterioso, che nello sfigmogramma è rappresentata da una o più espansioni soprannumerarie della linea discendente [...] o catacrota ...
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In anatomia, piccolo vaso arterioso precapillare, con caratteri di transizione tra struttura arteriosa e struttura capillare: l’endotelio è infatti rinforzato soltanto da una tunica avventizia e fibrille reticolari, con poche cellule muscolari...
Anormalità del polso arterioso caratterizzata nello sfigmogramma da una o più espansioni soprannumerarie della linea anacrota (linea rapidamente ascendente determinata dall’espansione delle pareti arteriose all’irrompere dell’onda sfigmica),...