mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] evidente dal contesto): Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per li occhi una dolcezza al core (Dante); errava muto Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo Desïoso mirando (Foscolo); non so quanti di coloro lo stessero mirando con una cotal ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto [...] ove Arno è più deserto (Foscolo). Per estens., di luogo, ambiente e sim. in cui non ci sia nessuno: le aule della scuola rimangono d. nei mesi estivi; la casa pareva d.; il teatro era quasi deserto. Con senso partic.: l’asta è andata d., non ha ...
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verrettone
verrettóne s. m. [accr. di verretta]. – Grossa verretta, caratterizzata dalla punta troncoconica solcata da scanalature per rendere più lacera la ferita, che un tempo veniva lanciata per mezzo [...] di balestre: essendo ito Piero una mattina forse una balestrata fuori della detta porta, saettoe uno v. verso il greto d’Arno (Sacchetti); I pisani oltre le mura Gittan faci e verrettoni (Carducci). ...
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sardigna
s. f. [da Sardigna, variante ant. di Sardegna, prob. per il clima insalubre e l’aria malsana attribuiti, sin dall’età classica, alla Sardegna]. – 1. a. In passato, luogo nelle vicinanze di una [...] delle carni infette che non possono essere usate per l’alimentazione. 2. Come toponimo, Sardigna, a Firenze, denominazione di una località in riva d’Arno, fuori porta San Frediano, dove si gettavano le carogne di animali (cavalli, muli, asini). ...
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fossato
s. m. [dal lat. tardo fossatum (e anche fossatus), propriam. part. pass. del v. fossare, intens. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Largo fosso scavato lungo i campi o le strade di campagna, per lo [...] La pioggia cadde, e a’ fossati venne Di lei ciò che la terra non sofferse (Dante); ogni f. che mettea in Arno pareva un fiume (G. Villani). 2. Nelle fortificazioni antiche, scavo artificiale che seguiva esternamente il perimetro delle opere difensive ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] propria forza e violenza ciò che serve a contenere, a ostacolare o a proteggere: il fiume in piena ha rotto gli argini (e, assol., l’Arno ha rotto a monte di Firenze, è straripato); r. i ripari; r. le dighe; in usi fig., riferito a un obbligo o a un ...
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strisciatura
s. f. [der. di strisciare], non com. – Lo stesso che strisciamento e, con sign. concr., strisciata: guardò l’Arno con poca acqua verdastra dove era qualche s. turchina (Tozzi). ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] roccioso, rupestre: ivi eran persone Che si stavano a l’ombra dietro al s. (Dante); Nel crudo s. intra Tevero e Arno Da Cristo prese l’ultimo sigillo (Dante), sul monte della Verna, dove s. Francesco ricevette le stimmate; salvianci [= salviamoci] al ...
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artoo
artòo agg. [dal lat. arctōus, gr. ἀρκτῷς, der. di ἄρκτος «orsa»], letter. – Settentrionale: artoa caligine Preme i laureti d’Arno (Carducci). ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] , della qualità che, nelle condizioni che, come quello che: Piacemi almen che’ miei sospir’ sian quali Spera ’l Tevero e l’Arno E ’l Po (Petrarca); ha avuto un successo quale non avrei mai immaginato (nell’uso com., piuttosto come); il lavoro, quale ...
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Fiume della Toscana (241 km; bacino di 8247 km2); è il maggiore, dopo il Tevere, dell’Italia peninsulare e bagna le province di Arezzo, Firenze e Pisa. Nasce dalle pendici meridionali del Monte Falterona, a 1358 m (Capo d’Arno). Dopo soli 12...