aristotelicoaristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica [...] a.; seguace della filosofia di Aristotele: un filosofo a.; in questo senso anche s. m.: un a., gli aristotelici. ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere [...] cui però uno invalida l’altro (esiste Dio, non esiste che la materia eterna). Nella tradizione della logica scolastica l’aristotelico principio di contraddizione è stato fuso con il principio d’identità nella formula principio d’identità e di non c ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, [...] . In filosofia, Organo (gr. Τὸ ὄργανον), titolo con cui i commentatori greci indicavano l’insieme delle opere logiche di Aristotele (le Categorie, l’Interpretazione, i due libri degli Analitici primi e i due degli Analitici posteriori; gli otto libri ...
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sinolo
sìnolo s. m. [dal gr. σύνολον, comp. di σύν «con» e ὅλος «tutto»]. – Nel linguaggio filos., termine aristotelico che designa la concreta sostanza (v. sostanza, n. 1 a), concepita come sintesi [...] di materia (ciò che è mera potenza) e forma (ciò che porta all’atto la potenzialità della materia) ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo [...] delle idee cosmologiche operata dalla teoria eliocentrica di N. Copernico (1473-1543) rispetto alla concezione geocentrica aristotelico-tolemaica; r. demografica, il processo evolutivo che ha luogo in alcune popolazioni, caratterizzato da un forte ...
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cristallizzare
cristalliżżare v. tr. e intr. [der. di cristallo]. – 1. tr. a. Determinare la formazione di cristalli, ridurre in aspetto di cristallo. b. fig. Fissare definitivamente un pensiero, un [...] concetto, ecc., in una forma statica, rigida, astratta: [la Chiesa] pervenne a c. il sistema aristotelico nella scolastica (Carducci). 2. intr. (aus. avere o essere) e intr. pron. a. Diventare solido assumendo struttura cristallina attraverso i ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua [...] elaborazione della dottrina dell’intelletto. Alessandro distingueva un intelletto fisico o materiale, mera potenzialità, e un intelletto acquisito, capace di pensare e cioè di essere attualmente ciò che ...
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tolemaico
tolemàico agg. [dal gr. Πτολεμαικός, der. di Πτολεμαῖος «Tolomeo»] (pl. m. -ci). – 1. Dei Tolomei, sovrani d’Egitto dalla fine del 4° alla metà del 1° sec. a. C.: la dinastia t.; il regno t.; [...] propria orbita minore (epiciclo), il cui centro percorre il rispettivo deferente. Più in generale, è chiamato sistema t. (o aristotelico-t.) il sistema geocentrico nel quale i pianeti infissi in sfere cristalline e il cielo delle stelle fisse (che ...
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scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina [...] ’intelletto. Alla base dello scotismo c’è il tentativo di fondere insieme le tradizioni filosofiche platonico-agostiniana e aristotelico-tomista e di riformulare in modo nuovo il problema fondamentale della scolastica (rapporto tra ragione e fede); l ...
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poetica
poètica s. f. [dal lat. (ars) pŏētĭca, gr. ποιητική (τέχνη)]. – 1. a. Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche [...] poetica. b. L’opera, il testo in cui è formulata e sviluppata tale teoria (con particolare riferimento al testo aristotelico): la P. di Aristotele (Περὶ ποιητικῆς); la P. di Orazio (la cosiddetta Ars poetica); la p. di Boileau (Art poétique). c. Per ...
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Filosofo aristotelico (Siena 1520 - ivi 1604). Studiò a Padova e insegnò nelle univ. di Siena, Macerata, Perugia e Padova (1561-1601). Scrisse, tra l'altro, Universa philosophia de moribus (1583) contro la metodologia di G. Zabarella; Comes...
Filosofia
Nella filosofia aristotelico-scolastica determinazione o qualità che non appartiene all’essenza di un oggetto: si distingue in a. casuale, se il suo rapporto con l’oggetto è fortuito, a. per sé, se, pur non appartenendo all’essenza...