negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] un fatto, di un concetto; la n. dell’evidenza; n. assoluta, relativa. b. In filosofia, già nella logica aristotelica, il giudizio che connette il soggetto e il predicato in un rapporto di esclusione, con riferimento alla copula (nel giudizio negativo ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] e in entrambi i suoi due (ma non esclusivi) attributi dell’estensione e del pensiero. Modi del sillogismo, nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, i varî tipi sillogistici che, in seno a una data «figura», si potevano ...
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politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione [...] (in questo senso riprende uno dei sign. che il termine aveva in greco): l’uomo è un animale p., traduz. della frase aristotelica ἄνϑρωπος ... ζῷον πολιτικόν. 5. a. Che dà prova di grande abilità e di astuta spregiudicatezza nel trattare con gli altri ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, [...] . In filosofia, Organo (gr. Τὸ ὄργανον), titolo con cui i commentatori greci indicavano l’insieme delle opere logiche di Aristotele (le Categorie, l’Interpretazione, i due libri degli Analitici primi e i due degli Analitici posteriori; gli otto libri ...
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intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: [...] momento i.; percezione, virtù, potenza i.; vigore i.; la facoltà i. (o assol., l’intellettiva, s. f.). Nella filosofia aristotelica, anima i. (gr. διανοητικὴ ψυχή), l’anima intesa come principio vitale dell’uomo, distinta dall’anima vegetativa e da ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] l’intelletto. Nella dottrina cattolica, è incluso tra i sette doni dello Spirito Santo. Per l’i. agente della filosofia aristotelica, v. agente (nel sign. 1). b. Per estens., nel linguaggio com., la capacità d’intendere e di ragionare (sinon., in ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere [...] cui però uno invalida l’altro (esiste Dio, non esiste che la materia eterna). Nella tradizione della logica scolastica l’aristotelico principio di contraddizione è stato fuso con il principio d’identità nella formula principio d’identità e di non c ...
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horror vacui
〈òrror vàkui〉 (lat. «orrore del vuoto»). – Frase con la quale si espresse un concetto fondamentale della fisica aristotelica che, in polemica con la fisica democritea, asseriva l’inesistenza [...] di spazî vuoti (la natura aborre dal vuoto); si ripete talvolta con allusione alla tendenza a eliminare ogni spazio vuoto nell’ornamentazione, nell’arredamento e simili ...
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dianoia
dïànoia s. f. [traslitt. del gr. διάνοια]. – Nella filosofia aristotelica, la conoscenza razionale, o «sapere discorsivo», ossia l’attività mentale che scinde nella dualità giudicante del soggetto [...] e del predicato l’unità dell’oggetto offerto dall’intuizione intellettuale del pensiero noetico (v. noesi) ...
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teleonomia
teleonomìa s. f. [dal fr. téléonomie, comp. di téléo(logie) «teleologia» e -nomie «-nomia», termine introdotto dal biologo fr. J. Monod nel 1970]. – In biologia, il finalismo insito nelle [...] tipiche degli organismi viventi, dovuto non a una predisposizione di obiettivi finali (le «cause finali» della filosofia aristotelica) ma all’azione della selezione naturale, che favorisce le strutture e le funzioni adatte allo svolgimento delle ...
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Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...
Nella logica aristotelica, riferito a ciò che separa una cosa da un’altra, che nega l’appartenenza di un predicato a un soggetto. La teologia a. (in opposizione alla catafatica) è quella che procede alla conoscenza di Dio per via di negazioni,...