violenza familiare
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Come lo scorso anno, il Ministero dell’interno provvederà [...] per la violenza familiare di cui parlo nei miei libri. Ed è inutile sforzarsi di dire cose nuove: Socrate e Aristotele hanno già detto tutto» [Paula Fox]. (Cristina Taglietti, Corriere della sera, 25 giugno 2004, p. 31, Cultura) • È la violenza ...
Leggi Tutto
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto [...] moto, ora intermedio tra anima e corpo, ora assimilato al «fuoco» stoico o all’«anima del mondo» neoplatonica. Nella fisica di Aristotele i corpi celesti (sopra la sfera della luna) sono costituiti da una q. essenza (o q. elemento), di natura eterna ...
Leggi Tutto
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, [...] come patrimonio di verità morali. 2. Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone e Aristotele alla prima sofistica), teoria o modo di ragionare fondati su sofismi, capziosi e ingannevoli: ma questa è sofistica! ...
Leggi Tutto
tabula rasa
〈tàbula raṡa〉 locuz. f., lat. (propr. «tavola raschiata»). – 1. Espressione con cui era designata in origine la tavoletta cerata usata dai Romani per la scrittura, quando ne era stato raso [...] la locuz. è stata usata per rendere il greco γραμματεῖον (la tavoletta spalmata di cera sulla quale si scriveva), cui Aristotele paragona l’intelletto in potenza rispetto agli intelligibili, prima di intenderli in atto; l’immagine è stata ripresa da ...
Leggi Tutto
fortezza
fortézza s. f. [der. di forte1]. – 1. a. Forza fisica, robustezza, vigore, o, riferito a cose, resistenza, solidità: torri di maravigliosa f. (G. Villani); in questi sign. (e in altri connessi [...] ostacoli o contrasti: f. d’animo; nella sventura che lo colpì rivelò grande f.; Queste sono undici vertudi dal detto Filosofo [Aristotele] nomate. La prima si chiama Fortezza, la quale è arme e freno a moderare l’audacia e la timiditate nostra, ne le ...
Leggi Tutto
controfilosofia
(contro-filosofia), s. f. Concezione alternativa della storiografia filosofica. ◆ Si considera un antifilosofo? «No... per fare questo avrei dovuto scrivere una storia della controfilosofia [...] minori se non oscuri, come l’utopista Étienne Cabet, il filosofo operaio Gabriel Gauny, il maestro Joseph Jacotot, che a Platone, Aristotele o Marx. (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura).
Derivato dal s. f. filosofia con l ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] come materia immutabile e indeterminata, luogo di intersezione tra il mondo delle idee e quello degli enti finiti, sia spec. da Aristotele, che invece lo ritiene diverso dai corpi (di cui pertanto non costituisce né la materia né la forma), in quanto ...
Leggi Tutto
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, [...] e. di capitali, di opere d’arte. 3. Nella tragedia greca, l’ultimo canto del coro, alla sua uscita dall’orchestra; secondo Aristotele, tutta la parte finale della tragedia dopo l’ultimo stasimo, cioè l’ultimo episodio e i pochi versi finali del coro. ...
Leggi Tutto
poetica
poètica s. f. [dal lat. (ars) pŏētĭca, gr. ποιητική (τέχνη)]. – 1. a. Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche [...] poetica. b. L’opera, il testo in cui è formulata e sviluppata tale teoria (con particolare riferimento al testo aristotelico): la P. di Aristotele (Περὶ ποιητικῆς); la P. di Orazio (la cosiddetta Ars poetica); la p. di Boileau (Art poétique). c. Per ...
Leggi Tutto
protrettico
protrèttico (o protrèptico) agg. e s. m. [dal gr. προτρεπτικός, der. di προτρέπω «promuovere, stimolare»] (pl. m. -ci), letter. – Che tende a esortare, a stimolare: scritti, discorsi p.; [...] ’uso è più com. la forma Protrèpticon, traslitt. del gr. Προτρεπτικόν), è stato usato quale titolo di opere greche che esortavano allo studio della filosofia (in partic., di un’opera giovanile di Aristotele, di cui si conservano alcuni frammenti). ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica; dopo la morte di Platone...
Aristotele
384-83 a.C
Nasce a Stagira da una famiglia di medici
366 a.C
Si trasferisce ad Atene ed entra nell’Accademia di Platone
348-47 a.C
Morte di Platone. A. inizia un periodo di viaggi, durante il quale insegna in varie città
343-342...