materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] come esistente indipendentemente dalla coscienza individuale; il termine è talvolta contrapp. a spirito, oppure, per influsso della tradizione aristotelica, a forma: come forma non s’accorda Molte fïate a l’intenzion de l’arte, Perch’a risponder la ...
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paronimo
parònimo s. m. [dal lat. tardo parony̆mum, gr. παρώνυμον, comp. di παρα- «para-2» e ὄνυμα (= ὄνομα) «nome»]. – Nella terminologia della grammatica classica, parola che presenta una lieve modificazione [...] di forma rispetto a un’altra (per es., Φοίβη «Febe» rispetto a Φοῖβος «Febo») e, quindi, secondo Aristotele e poi spec. presso i grammatici latini, con sign. più generico, parola derivata (per es., ϑρασύς «coraggioso» rispetto a ϑράσος «coraggio», ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] riferimento a passi di un’opera già citati precedentemente. b. Nella retorica e nella logica, termine con cui già Aristotele (gr. τόπος) indica gli argomenti o temi generali applicabili a casi particolari di argomentazione: l. retorici; l. topici. In ...
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regolare1
regolare1 agg. [dal lat. regularis, der. di regŭla «regola»]. – 1. Conforme a una regola o alle regole, al regolamento o alle disposizioni di legge, alle norme e alle prescrizioni: seguire [...] , poemi, tragedie, commedie r., quelli che, nel Rinascimento, rispettavano le regole classiche, stabilite per ogni genere da Aristotele. d. In araldica, armi r., le armi che non contravvengono alle leggi araldiche di costruzione del blasone. 3 ...
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regolari
s. m. pl. [lat. scient. Regularia, neutro pl. del lat. class. regularis «regolare1»]. – In zoologia, sottoclasse di echinodermi a simmetria raggiata pentamera che, a differenza degli echinodermi [...] irregolari, hanno la bocca e l’ano situati ai due poli opposti del corpo e la bocca provvista di «lanterna di Aristotele» (v. lanterna, n. 8). ...
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regolismo
s. m. [der. di regola (nel sign. 1)]. – Il fatto di attenersi rigidamente, nella composizione di opere letterarie e anche artistiche, a un complesso di regole elaborate autonomamente ma soprattutto [...] scrittori, artisti e teorici del passato: l’affermazione del r. aristotelico nel Rinascimento, delle regole fondamentali per la validità delle opere drammatiche (unità di tempo, di luogo e di azione), formulate da Aristotele nella «Poetica». ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] v. oltre. b. Nel pensiero filosofico e scientifico, il concetto di infinito ha oscillato tra le due definizioni formulate da Aristotele: l’i. potenziale (o i. sincategorematico), ciò di cui si può prendere sempre e solo una parte, non sostanza quindi ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] In filosofia, ente variamente interpretato nelle diverse concezioni e teorie: il concetto della r. come categoria in Aristotele e in Kant; il problema dell’oggettività o della soggettività delle relazioni. Nella teologia cattolica, ognuno dei quattro ...
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murena
murèna s. f. [dal lat. muraena, gr. μύραινα, nome di pesce ricordato da Aristotele]. – Nome delle varie specie di pesci del genere Muraena, dell’ordine degli apodi, dal corpo anguilliforme che [...] supera spesso la lunghezza di un metro, privo di squame e di pinne pettorali e ventrali (mentre le altre sono ben sviluppate e coperte di pelle), con bocca fornita di numerosi denti robusti e acuminati, ...
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platonizzare
platoniżżare v. intr. [der. del nome del filosofo Platone], non com. – Adottare, parafrasare, riecheggiare il pensiero, la dottrina di Platone, imitandone anche lo stile e i modi espressivi: [...] Omero fu creduto platonizzare (Vico); in partic., spiegare un testo filosofico in conformità o in base alla filosofia platonica. ◆ Part. pres. platoniżżante, anche come agg.: testi ellenistici platonizzanti; commentatori platonizzanti di Aristotele. ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica; dopo la morte di Platone...
Aristotele
384-83 a.C
Nasce a Stagira da una famiglia di medici
366 a.C
Si trasferisce ad Atene ed entra nell’Accademia di Platone
348-47 a.C
Morte di Platone. A. inizia un periodo di viaggi, durante il quale insegna in varie città
343-342...