milesio
milèṡio agg. [dal lat. Milesius, gr. Μιλήσιος]. – Dell’antica città diMilèto, sulle coste dell’Asia Minore, alla foce del Meandro: la m. lana (Pascoli); favole m. (o, come s. f. pl., le Milesie), [...] titolo che AristidediMileto (2° sec. a. C.) diede alla sua raccolta di novelle licenziose, derivandolo dal nome della sua patria, famosa nell’antichità per la corruzione dei costumi. Nella storia della filosofia, si dicono milesî i rappresentanti ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] , con cui si diffusero nel mondo romano le novelle licenziose, dette Μιλησιακά diAristidediMileto, scrittore greco del 2° sec. a. C.); col sign. di novella, fiaba, è di uso fam. in alcune regioni, spec. meridionali (cfr. inoltre l’agg. favoloso ...
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Scrittore ellenistico, forse del 2º sec. a. C., autore di una raccolta di racconti (Favole milesie), di cui abbiamo un solo frammento, e che furono tradotti in latino, o rielaborati, dall'annalista L. Cornelio Sisenna (1º sec. a. C.), imitato...
Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...