vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] della diversità), sia al masch.: lettere a varî, da varî, a o da varie persone, sia al femm., varie, cose di vario argomento, spesso come titolo di rubrica, di libro d’appunti, o anche di pubblicazione (con lo stesso sign. e uso è anche frequente il ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] quali l’incognita compare nell’esponente, oppure le e. trigonometriche, nelle quali l’incognita compare nell’argomento di funzioni trigonometriche. 2. In chimica, notazione rappresentante quantitativamente una reazione per mezzo di simboli chimici ...
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delibare
v. tr. [dal lat. delibare, propr. «prendere una parte di qualche cosa», comp. di de- e libare: v. libare1]. – 1. letter. Assaggiare, gustare, assaporare cosa squisita: d. un liquore; usato più [...] spesso in senso fig.: d. le gioie dell’amore. 2. Con altro senso fig., trattare un argomento, esaminare una questione senza andare a fondo. In diritto, d. una sentenza, attribuire efficacia giuridica in uno stato a una sentenza straniera. ...
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aneddoto
anèddoto s. m. [dal gr. ἀνέκδοτος «inedito», comp. di ἀν- priv. e tema di έκδίδωμι «pubblicare»]. – 1. Propr., cosa inedita, episodio o fatto inedito, quindi ignoto o segreto; con questa accezione, [...] il termine è stato usato come titolo di libri o raccolte di vario argomento, sia in epoca classica sia in età moderna, anche nella forma latinizzata anecdota (per es., gli Anecdota di L. A. Muratori, e gli Aneddoti della vita di F. Petrarca di A. ...
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costume
s. m. [lat. consuetudo -dĭnis «consuetudine», con mutamento di suffisso]. – 1. a. Modo consueto di agire, di pensare, di comportarsi di una persona: è mio c. alzarmi all’alba tutte le mattine; [...] c.; i c. delle ballerine; anche, l’abito che indossano gli attori in rappresentazioni teatrali o cinematografiche di argomento storico: disegnare i c. degli attori. Al sing. con valore collettivo, nella locuz. in costume, indossando abiti storici ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] il posto in un ordine, in una successione: in primo l., in secondo l., ecc., soprattutto nell’enumerare una serie di fatti, di argomenti, di ragioni e sim.: non l’ho fatto, in primo l. perché non ho voluto, in secondo l. perché ...; essere in primo l ...
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delicato
(ant. dilicato) agg. [dal lat. delicatus, der. di deliciae «delizia»]. – 1. Che dà, ai varî sensi dell’uomo, un’impressione gradevole di finezza, leggerezza e sim. (si contrappone ora a ruvido, [...] cosa molto d.; è una questione d., di carattere intimo, che non può andare sulle bocche di tutti; un tasto d., argomento che va toccato con molto garbo e prudenza per non suscitare risentimenti o sim.; trovarsi in una posizione, in una situazione d ...
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agilita
agilità s. f. [dal lat. agilĭtas -atis, der. di agĭlis: v. agile]. – 1. Scioltezza e leggerezza nei movimenti del corpo: a. di membra; saltare, spostarsi con a.; giochi di a.; eseguire un esercizio [...] ginnico con grande a.; fig., a. di mente, prontezza nel passare da un argomento all’altro. Nella tecnica musicale, a. della mano, delle dita, della voce, capacità di eseguire con proprietà e buon effetto un passo musicale (passo, passaggio, brano di ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] , v. oltre, al n. 6); r. di scherno, di compassione. Assol. può indicare derisione: se ti comporti così goffamente sarai argomento, cagione di r. per tutti; o anche burla, leggerezza, scarsa serietà: non sono questioni da prendere in r.; è difficile ...
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delineare
v. tr. [dal lat. delineare, der. di linea «linea»] (io delìneo, ... noi delineiamo, voi delineate, e nel cong. delineiamo, delineiate). – 1. Segnare, rappresentare con linee: d. una figura, [...] : d. la situazione economica di una regione, gli scopi di un’istituzione; abbozzare: d. il programma da seguire, l’argomento da svolgere. 3. intr. pron. Mostrarsi nelle linee essenziali, apparire vagamente: sulle labbra gli si delineò un accenno di ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...