noi
nói (ant. e poet. nui) pron. pers. pl. [lat. nōs]. – È il pronome di prima persona plurale, usato cioè dalla persona che parla, quando si riferisce a sé stessa e, insieme, ad altre persone; si adopera [...] paese, e sim. Con la prep. a: veniamo a noi, torniamo a noi, veniamo al discorso che ci interessa, torniamo in argomento; l’esclam. a noi! fu grido d’incitamento e di raccolta adottato dai reparti di arditi durante la prima guerra mondiale (1917 ...
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testura
s. f. [dal lat. textura, der. di texĕre «tessere», part. pass. textus], letter. – Tessitura: Il re di nobilissima testura Le sopraveste all’arme aggiunse (Ariosto); spesso con usi estens. e fig. [...] di un’opera, struttura, ecc.): molte cose sarebbon da dirsi e da considerarsi intorno alla t. di questo argomento (Galilei); con accezione più tecnica, nella linguistica testuale, il costituirsi di un testo come unità significativa risultante dall ...
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concludente
concludènte agg. [part. pres. di concludere]. – Di discorso, ragionamento o sim., che ha efficacia probativa, convincente: ha portato delle ragioni c.; questo è un argomento c.; o che ha [...] nesso logico, sostanza, senso comune: fa sempre dei discorsi poco concludenti. Di persona, che riesce a concludere, a condurre a termine i suoi lavori, le imprese in cui si cimenta: è un uomo davvero concludente. ...
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epillio
epìllio s. m. [dal lat. tardo epyllium, gr. ἐπύλλιον, dim. di ἔπος: v. epos]. – Breve componimento poetico in esametri, caratteristico dell’età alessandrina (e imitato anche da poeti latini), [...] di argomento epico e mitologico, ricco di quadretti di genere e descrizioni minuziose di uomini e cose umili o borghesi: gli e. di Callimaco, di Teocrito, di Mosco. ...
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conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] intervento) sottopongono al collegio quando la causa viene rimessa a questo per la decisione. 4. ant. o letter. Tesi, argomento di una disputa su materia filosofica o teologica: queste e molte altre infinite simili c. si debbono disputare in detto ...
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superficiale
agg. [dal lat. tardo superficialis, der. di superficies «superficie»]. – 1. In genere, che è alla superficie, che costituisce la superficie o si estende su una superficie, che interessa [...] , sbrigativo: questa stanza è stata pulita molto superficialmente; fig., in modo superficiale, cioè esteriore, vago, non approfondito: lo conosco appena superficialmente; esaminare superficialmente una questione; argomento trattato superficialmente. ...
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superficialita
superficialità s. f. [der. di superficiale]. – L’essere superficiale, carattere superficiale: la s. della ferita gli ha permesso di riprendere subito la sua attività. Più spesso in senso [...] fig.: s. di cultura, di sentimenti; giudicare con s.; l’argomento è trattato con molta s.; la sua s. gli impedisce d’intendere il vero senso delle cose. ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] universitarie, che contengono la materia di un corso di lezioni, o, più genericam., la trattazione scritta su un determinato argomento, da svolgersi o no in un corso di studî: acquistare il «Corso di chimica organica»; Corso di meccanica; Corso ...
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lucidare
v. tr. [dal lat. tardo lucidare, der. di lucĭdus «lucido»] (io lùcido, ecc.). – 1. Rendere lucida una superficie, conferirle lucentezza, per lo più sfregandola con un panno o con particolari [...] sovrapposizione, su carta semitrasparente. 3. ant. Rendere chiaro, spiegare, illustrare, delucidare (un testo, una dottrina, un argomento, un fatto e simili). ◆ Part. pres. lucidante, anche come agg.: prodotti lucidanti, usati per lucidare superfici ...
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superfluo
supèrfluo agg. [dal lat. superfluus, der. di superfluĕre «traboccare, eccedere», comp. di super- e fluĕre «scorrere»]. – Che è in più, che non è necessario né indispensabile: ornamenti s.; [...] all’abitudine di crearsi falsi bisogni e rendere necessario ciò che è soltanto un di più. Con sign. più vicino a quello di inutile: aggiunte, ripetizioni s.; le tue raccomandazioni sono s.; ogni commento è s.; mi pare s. tornare sull’argomento. ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...