dummy
‹dḁ′mmi› s. ingl. (propr. «fantoccio; fittizio»), usato in ital. al masch. (pl. dummies ‹dḁ′mmi∫›). – Con funzione appositiva, nel linguaggio tecnico, di elemento di un sistema, inserito solo per [...] la stessa impedenza dell’antenna ed è in grado di assorbire la stessa potenza, ma non emette o capta onde radio. Argomento d.: in informatica, variabile usata nella definizione di una subroutine e che assumerà un valore definito solo al momento della ...
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serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna [...] 16 di Brahms; la s. per archi di Čajkovskij. c. Componimento musicale, a volte anche scenico, simile all’opera, di argomento leggero, mitologico e pastorale, di limitate proporzioni e con pochi personaggi, diffuso nelle corti italiane e a Vienna, con ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] la s. dei numeri dispari, dei numeri primi, ecc.; addusse una s. di argomenti a sua difesa; una lunga s. di anni, di secoli; la s. dei , televisive, che sviluppano un medesimo argomento o argomenti affini, anche nella loro successione temporale ...
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antiomofobia
(anti-omofobia), agg. inv. Che tende a contrastare ogni forma di discriminazione nei confronti degli omosessuali. ◆ Una mano tesa contro ogni discriminazione per gli orientamenti sessuali. [...] , Roma, p. I) • L’ultimo «incidente di percorso» è stato l’inserimento di una norma anti-omofobia nel decreto sulla sicurezza, argomento del tutto diverso. (Osservatore romano, 30 dicembre 2007, p. 3) • E dire che c’è stato chi non ha voluto inserire ...
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mossa
mòssa s. f. [femm. sostantivato di mosso, part. pass. di muovere]. – L’atto del muoversi o del muovere; movimento singolo e rapido. In partic.: 1. a. Movimento del corpo o di una parte di esso: [...] , a esempio, o anche prendere lo spunto, iniziare un discorso: l’oratore ha preso le m. dagli ultimi avvenimenti politici; cerco un argomento da cui prendere le m.; rubare le m., dei cavalli, partire prima del tempo e, fig., prevenire i discorsi o le ...
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sermocinare
v. intr. [dal lat. sermocinari, der. di sermo -onis sul modello di vaticinari] (aus. avere), letter. ant. – Fare sermoni, discorsi di argomento sacro; più genericam. parlare, discorrere. ...
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a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi [...] in questione ha delle ragioni ancor più forti, per essere ammessa come valida, di un’altra che è stata già ammessa come valida (es.: «Se io devo amare i miei nemici, a fortiori devo amare i miei amici») ...
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sermocinazione
sermocinazióne s. f. [der. di sermocinare]. – 1. letter. ant. L’arte, la tecnica di sermocinare, cioè di fare sermoni, discorsi di argomento sacro. 2. Procedimento stilistico per cui si [...] adotta la forma dialogica nell’ambito di un contesto discorsivo che non la prevede, allo scopo di conferire maggiore evidenza alla narrazione ...
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sermone1
sermóne1 (letter. ant. sèrmo) s. m. [dal lat. sermo -onis «lingua, parlata; conversazione, discorso», der. di serĕre «intrecciare, legare insieme (parole)»]. – 1. ant. Lingua, linguaggio (cfr. [...] sermo? (Dante); E venne con Grifon, con Aquilante, ... A cheti passi e senza alcun sermone (Ariosto). b. letter. Orazione, discorso di argomento sacro; predica: Ma voi torcete alla religïone Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch’è ...
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facile
fàcile agg. [dal lat. facĭlis, der. di facĕre «fare»]. – 1. Che si può fare agevolmente, senza grande abilità o sforzo (fisico o mentale) e in genere senza stento: un lavoro, un mestiere f.; tema, [...] argomento f. (a svolgere, a trattare); una f. manovra; una strada f.; un f. percorso; una f. salita; locuz. fam., f. come bere un uovo, facilissimo. Con senso più generico, che non presenta difficoltà: una domanda f.; un libro f. (a scriversi, a ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...