oratorio3
oratòrio3 s. m. [dalla voce prec.]. – Composizione drammatico-musicale, priva di apparato scenico e costumi, con cantanti solisti, coro e orchestra, di argomento religioso (ma non liturgico) [...] e, dal sec. 19°, anche profano; sviluppatosi dalla fine del Cinquecento per evoluzione delle laudi intonate negli oratorî, e spec. in quello di s. Filippo Neri (Oratorio di S. Maria in Vallicella a Roma), ...
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sviscerare
v. tr. [der. di viscere, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svìscero, ecc.). – 1. a. ant. o raro. Sventrare, privare dei visceri, cavare fuori i visceri: l’ostie [le vittime, gli animali da sacrificare] [...] fiamme Le svenar, le smembrar, le svisceraro (Caro). b. fig. Esaminare con gran cura e attenzione, studiare a fondo: s. un argomento; s. un testo, un autore; io non sono un medico che crede aver sviscerato tutti i segreti della natura (I. Nievo ...
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lontananza
s. f. [der. di lontano]. – 1. a. L’essere, il trovarsi lontano, cioè a lunga o relativamente lunga distanza, di un luogo da altro luogo o da un punto di riferimento: la costa era poco visibile [...] città; volle essere informato su ciò che era avvenuto durante la sua l.; componimento di l., poesia che ha per argomento la sofferenza del poeta, lontano dalla persona amata. Più spesso, e con uso più proprio, con allusione ai sentimenti provocati ...
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ampolloso
ampollóso agg. [dal lat. tardo ampullosus, der. di ampulla «ampolla», che al plur. indicava anche le gonfiezze dello stile, per metafora tratta dal recipiente panciuto, e come calco del gr. [...] declamazioni; scrittore, oratore a.; anche di chi ama vantarsi o di chi, pieno di sé, parla di qualunque argomento in modo ricercato: che uomo ampolloso! ◆ Dim., spesso scherz., ampollosétto. ◆ Avv. ampollosaménte, con ampollosità: parlare, declamare ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] il fatto alla l., all’incirca, in modo vago; prenderla, pigliarla alla l., avviare un discorso senza affrontare subito l’argomento centrale, ma parlando di cose che con questo sono in rapporto lontano e indiretto, per arrivare gradualmente a ciò che ...
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uditore
uditóre s. m. [dal lat. auditor -oris (v. auditore), der. di audire, rifatto secondo udire]. – 1. (f. -trice) ant. o raro. a. Chi ode; chi percepisce suoni con l’orecchio. b. Chi ascolta, chi [...] , sia limitatamente a una determinata causa. c. U. di Rota, giudice che fa parte della Sacra Romana Rota. 4. ant. Persona incaricata dal principe di conferire e trattare con gli ambasciatori per poi riferirgli l’argomento dei loro colloquî. ...
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campeggiare
v. intr. e tr. [der. di campo] (io campéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Essere accampato, stare in campo con l’esercito fronteggiando il nemico: c. davanti a una città; Ei campeggiò sul Reno [...] in vista del pubblico, quasi estromettendo dall’azione gli altri interpreti lasciati a distanza. 4. Spaziare, diffondersi parlando o scrivendo: è un argomento che ti dà modo di c. a tuo agio nel discorso. 5. tr., non com. Fare il campo, lo sfondo a ...
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recente
recènte (ant. ricènte) agg. [dal lat. recens -entis]. – 1. Che risale a poco tempo fa; avvenuto, fatto, messo in atto da poco tempo: una scoperta, un’invenzione r.; i r. avvenimenti politici; [...] da poco. Com. la locuz. avv. di recente, da poco tempo, poco tempo fa: l’ho visto di r.; ho studiato questo argomento di recente. 2. Con valore relativo, è usato invece di tardo, con riferimento, in diverse nomenclature, alla fase più vicina a noi ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] com. «portar nottole ad Atene», «portar vasi a Samo»; entrarci come i c. a merenda, non avere nessuna attinenza con l’argomento trattato, essere inopportuno; portare il c. in mano e il cappone sotto, fare mostra della cosa più povera e tener nascosto ...
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inviscerare
v. tr. [dal lat. tardo inviscerare, der. di viscus -scĕris «viscere», col pref. in-1] (io invìscero, ecc.). – Propr., far entrare nelle viscere; per lo più usato nel rifl. e in senso fig., [...] penetrare, internarsi profondamente: inviscerarsi in un autore, in un argomento, e sim. ◆ Part. pass. inviscerato, anche come agg., penetrato ben addentro nell’animo nostro, divenuto quasi parte di noi stessi: sentimento, rispetto, odio inviscerato. ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...