articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] dice il medico è per lui a. di fede. 3. Scritto di un giornale, di una rivista, e sim., che tratti un particolare argomento: scrivere, pubblicare, leggere un a.; a. di cronaca, di attualità; un a. di economia, di scienza, di letteratura; a. di fondo ...
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imprudente
imprudènte agg. [dal lat. imprudens -entis, comp. di in-2 e prudens (v. prudente)]. – Che manca, abitualmente o in singoli atti, di prudenza; detto soprattutto di persona che agisce senza [...] imprudenti. Nella teologia morale, di persona che pecca contro la virtù della prudenza. ◆ Avv. imprudenteménte, senza prudenza o con scarsa prudenza: toccare imprudentemente un argomento delicato; effettuare imprudentemente un sorpasso in curva. ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] vengono letti nella prima parte della messa, cioè nella «liturgia della parola». g. Discorso, conferenza, relazione su un argomento letterario, scientifico o d’altro genere, letti pubblicamente: ha tenuto una l. all’Accademia; ci sarà un’interessante ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] anche nella frase (meno com. nell’uso) tenere parola a qualcuno di qualche cosa, parlargliene, fargliene cenno, farne argomento di discorso: mi raccomando, è un segreto, e ti prego di non tenerne parola a chicchessia; vivendo dunque dimesticamente ...
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scostare
v. tr. e intr. [tratto da discostare, con cambiamento di prefisso] (io scòsto, ecc.). – 1. tr. a. Allontanare una cosa o una persona da ciò cui era più o meno accostata: s. il tavolo; s. il [...] di deviare: scostarsi dalla retta via; è uno che non si scosta facilmente dalle sue abitudini; cerchiamo di non scostarci dall’argomento. 3. intr. (aus. avere) Non accostare, essere a una certa distanza da un altro oggetto o da una superficie: l ...
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mitologia
mitologìa s. f. [dal gr. μυϑολογία, propr. «racconto favoloso, narrazione di miti», comp. di μῦϑος «favola, mito» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Complesso dei miti, tradizionalmente tramandati, [...] ; m. comparata, lo studio comparativo dei miti di varî popoli. c. Insieme di elementi mitologici assunti dai poeti come argomento delle loro opere o come ornamento letterario: i romantici mossero guerra alla mitologia. 2. fig. Insieme di miti intesi ...
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mitologico
mitològico agg. [der. di mitologia; cfr. gr. μυϑολογικός che significava «favoleggiatore, atto a raccontare favole»] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la mitologia: il patrimonio m. greco; tradizioni [...] m.; narrazione m.; poema m., racconto m., e analogam. film m., che ha per argomento uno o più miti; dizionarietto m.; personaggio m., figura m. (in quest’ultimo sign., più esattamente mitico). Anche, che riguarda lo studio dei miti: trattato m.; ...
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poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, [...] di notevole estensione e di vasto respiro, di tono e argomento varî; secondo la materia trattata, si distinguono: p. epico, o eroico o mitico, come i poemi di Omero e di Virgilio; p. storico, come la Farsaglia di Lucano; p. cavalleresco, come l’ ...
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poetabile
poetàbile agg. [der. di poetare], letter. – Di argomento e sim. che può essere oggetto di poesia, che può essere trattato in versi: sentimenti di ordine poetico e sentimenti non poetici o non [...] poetabili (B. Croce) ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] Leopardi); con uso sostantivato: lettere contro alla maniera del poetare di Dante (G. Gozzi). 2. tr., non com. Trattare un argomento in poesia, narrare in forma poetica: Quelli ch’anticamente poetarono L’età de l’oro e suo stato felice (Dante); anche ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...