irrecusabile
irrecuṡàbile (meno com. irricuṡàbile) agg. [dal lat. tardo irrecusabĭlis, comp. di in-2 e recusabĭlis «ricusabile»]. – Che non si può ricusare o rifiutare: un giudice, un testimone i.; offerta, [...] negare l’evidenza, la validità e sim. (sinon., in questo senso, di irrefutabile): prova, argomento, testimonianza irrecusabile. ◆ Avv. irrecuṡabilménte, in modo irrecusabile, o irrefutabile, incontestabile: proporre irrecusabilmente un testimone ...
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quodlibet
quòdlibet (meno com. quòlibet) s. m. [dal lat. quodlĭbet, propr. «ciò che piace» (quod libet), sostantivato nel lat. mediev. e divenuto pertanto declinabile (plur. quodlìbeta); la variante [...] nelle università: il nome deriva dal titolo stesso della disputatio che era de quolibet, cioè attorno a un qualsiasi argomento, proposto a quolibet (o ad voluntatem cuiuslibet), cioè non dal maestro che sosteneva la disputa, ma da persone presenti ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] pure ... n’avrebbe fatto di meno (Manzoni); il s. del discorso, della discussione (in queste e simili espressioni, non differisce fondamentalmente da oggetto); il s. di una novella, di un dramma, di un ...
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menzione
menzióne s. f. [dal lat. mentio -onis, affine a mens mentis «mente, memoria», e a meminisse «ricordare»]. – Ricordo, citazione esplicita di una persona, una cosa o un avvenimento, che si fa [...] e spesso con rilievo, o anche semplicemente citarne il nome: la bibliografia non fa m. dei contributi più recenti sull’argomento; il rapporto fa espressa m. del luogo e dell’ora; degno di menzione, meritevole di essere nominato, di essere ricordato ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] .; la c. ha accolto favorevolmente il nuovo libro; c. militante, esercitata per lo più su quotidiani e avente generalmente per argomento la letteratura o l’arte contemporanea. Con partic. riferimento storico-letterario sia alle opere sia alle diverse ...
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presunzione
preṡunzióne (ant. o pop. proṡunzióne) s. f. [dal lat. praesumptio -onis, der. di praesumĕre «presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. a. Argomentazione o congettura per cui da fatti noti [...] particolare e determinato: questa è vera e propria p.!; se non è p. la mia, penso di poter dire sull’argomento una parola definitiva; o con riferimento a un atteggiamento abituale, a un difetto costante: è un giovane pieno di p.; sopporto ...
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scantonare
v. tr. e intr. [der. di cantone1, col pref. s- (nel sign. 4 per l’uso tr. e nel sign. 3 per l’uso intr.)] (io scantóno, ecc.). – 1. tr. a. Rompere, smussare ai cantoni, agli spigoli: s. il [...] domande imbarazzanti e sim.: voleva che lo consigliassi sulla decisione da prendere, ma io preferii s.; o uscire d’argomento, dare risposte vaghe o fuori luogo: alle nostre domande ha subito scantonato. ◆ Part. pass. scantonato, anche come agg. (con ...
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pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo [...] di un’azione o di un’attività, per lo più pubblica o politica, che consenta di raccogliere e coordinare le idee sull’argomento in discussione e sulle decisioni da prendere. 2. Con sign. più determinati: a. Intervallo di silenzio che si fa parlando ...
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tassare2
tassare2 v. tr. [dal lat. taxare (cfr. la voce prec.), che in questo sign. è ritenuto intens. di tangĕre «toccare», quindi «toccare con forza e ripetutamente»], ant. – Accusare, biasimare, censurare: [...] la sua ignobilità (Guicciardini); che ... non avesse intenzione d’offender me nel tassar di poco intelligenti quelli che disprezzavano l’argomento ... lo voglio creder (Galilei); e come rifl. recipr.: assai arditi nel tassarsi l’un l’altro (Sarpi). ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...