grillo1
grillo1 s. m. [lat. gryllus o grillus, di prob. origine onomatopeica]. – 1. a. Nome comune degli insetti della famiglia grillidi, e in partic. del g. campestre (lat. scient. Gryllus campestris), [...] del Pinocchio di Collodi, g. parlante, chi prende pose di moralista noioso, chi interviene in modo saccente su ogni argomento. È frequente la locuz. indovinala grillo!, derivata da un gioco di ragazzi, oggi non più praticato (consistente nel trarre ...
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lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che [...] . In paleografia, nota ai margini di un codice, segnata da un lettore al solo scopo di riassumere e mettere in evidenza l’argomento ivi trattato (è detta anche, con parola lat., notabile, più spesso al plur., notabilia). b. La voce o la locuzione di ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] verbo; non ha avuto il coraggio di rispondere verbo; non volere intendere verbo, non volere sentire parola (su qualche argomento), non volere discutere, rifiutarsi di accettare un ordine: gliel’ho detto e ridetto, ma lui non vuole intender verbo ...
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lemmatizzare
lemmatiżżare v. tr. [der. di lemma1; cfr. fr. lemmatiser]. – 1. Registrare una parola in un dizionario, o trattare un argomento in un’enciclopedia, accogliendoli come lemmi autonomi con [...] proprio esponente. 2. Nell’analisi lessicale di testi linguistici, riportare le varie forme con cui le singole parole ricorrono nel testo analizzato alla loro forma di base, ossia di lemma (per cui, per ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] , una produzione cinematografica, oppure gli articoli di un quotidiano, di un periodico, di una rivista, alludendo più o meno chiaramente all’argomento o al soggetto: t. di un romanzo, di un racconto, di una raccolta di poesie, di un’ode; t. di un ...
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sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso [...] del 1° sec. d. C.) appartenente al genere didattico-poetico, scritto originariamente in greco e diviso in 19 capitoli, il cui argomento è la lode della sapienza come attributo di Dio, principio che guida la creazione e la storia del popolo eletto ed ...
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fecondo
fecóndo agg. [dal lat. fecundus, che ha la stessa radice di femĭna «femmina» e fetus «feto»]. – 1. a. Di donna, o in genere della femmina di specie animali, che è atta alla riproduzione (contrapp. [...] artista f. di opere; ingegno f.; penna f.; pace f. d’operosità; periodo storico f. d’avvenimenti; metodo f. di risultati; argomento, soggetto, tema f., che dà possibilità di ampî sviluppi, su cui si può parlare molto. 3. letter. Con senso attivo, che ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] questo dolore, m., per un tempo indefinito (Ferdinando Camon); in tono non enfatico: essere o mantenersi m. con tutti su di un argomento, non parlarne, tenere il segreto. c. Per estens., di cose che rimangono silenziose: Parla di me col tuo cenere m ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] razionalmente e che pure sono comprese nella Rivelazione (per es., l’esistenza di Dio): Fede è sustanza di cose sperate E argomento de le non parventi (Dante); avere, non avere f.; perdere la f.; riacquistare o ritrovare la f.; uomo di poca f ...
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nuocere
nuòcere v. intr. [lat. nŏcēre, con mutamento di coniug.] (pres. indic. nòccio o nuòccio, nuòci, nuòce, nociamo, nocéte [oggi più spesso nuociamo, nuocéte], nòcciono o nuòcciono; pres. cong. nòccia [...] Mari); n. gravemente, irrimediabilmente; n. materialmente, n. moralmente; è una soluzione che comunque non potrà nuocerti; quest’argomento potrebbe n. alla difesa; Disse per confortarmi: «Non ti noccia La tua paura ...» (Dante). Frequenti, con uso ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...