arengoaréngo s. m. [dal lat. mediev. arengum, di origine germ. (cfr. got. hrings «circolo, assemblea, riunione»)] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, il luogo dove le cittadinanze insorgenti contro i feudatarî [...] laici ed ecclesiastici si riunivano per deliberare; per estens., l’assemblea stessa deliberante, detta anche concione o parlamento. 2. Variante di aringo in locuzioni fig., come entrare nell’arengo e sim. ...
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aringo
(o arringo) s. m. [lo stesso etimo di arengo] (pl., raro, -ghi). – 1. Lo stesso che arengo, come termine storico. 2. Campo, di solito circolare, usato un tempo per giostre e tornei, o per le corse [...] di gara, lotta in genere, sopravvive ancora in alcune espressioni come entrar nell’a., scendere nell’a., correr l’a. (nelle quali è in uso anche la variante arengo), partecipare a una gara, a una competizione, affrontare un’impresa difficile, e sim. ...
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rengo
réngo s. m. (o rénga s. f.) [aferesi di arengo] (pl. m. -ghi). – Nome dato, in alcuni comuni del Veneto, alla campana che un tempo convocava il parlamento (arengo). ...
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ringhiera
ringhièra s. f. [da un disus. aringhiera, der. di aringo (cfr. lat. mediev. arengaria); v. arengo e arengario]. – 1. ant. Tribuna, balcone o altro luogo elevato, dove saliva chi doveva arringare [...] e parlare in pubblico o ufficialmente: stando in su la r. per rispondere agli ambasciatori (Novellino); insieme con la signoria salì [il duca d’Atene] sopra la r., che così chiamano i Fiorentini quelli ...
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arringare
(ant. aringare) v. tr. [der. di ar(r)ingo, propr. «parlare davanti a un aringo o arengo»] (io arringo, tu arringhi, ecc.). – Rivolgersi a un’assemblea, a un gruppo di persone pronunciando un’arringa: [...] a. il popolo; i tribuni arringarono la folla inferocita; il generale arringò i soldati prima della battaglia (ant. a. al popolo, ecc.); anche assol.: era pena libbre cento chi arringasse contra il comandamento ...
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podesta2
podestà2 (letter. potestà) s. m. [dalla voce prec., con cambiamento di genere]. – 1. Nel comune medievale italiano, magistrato che, a cominciare dagli ultimi decennî del sec. 12°, sostituì gradualmente [...] i consoli: di regola forestiero, eletto dall’arengo o nominato dal consiglio maggiore, vincolato rigorosamente all’osservanza dello statuto comunale che ne delimitava con precisione i poteri, durava in carica da un semestre a due anni, rappresentando ...
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parlera
parlèra s. f. [der. settentr. di parlare2]. – Nome dato anticamente in alcune regioni dell’Italia settentr. al tipo di arengo costituito da un piccolo balcone sporgente sulla facciata di edifici [...] pubblici medievali, dal quale si usava arringare la folla ...
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arengaarénga s. f. [dal lat. mediev. arenga, variante di arengum (v. arengo), di cui ebbe anche lo stesso sign.]. – Nel documento medievale, sia pubblico sia privato, parte introduttiva del testo (detta [...] anche exordium: v. esordio), ricorrente abbastanza spesso benché priva di formale necessità giuridica, in cui si spiegavano, per lo più con citazioni di testi biblici, giuridici, letterarî, i principî ...
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arengario
arengàrio s. m. [dal lat. mediev. arengarius; v. arengo]. – Nome dato in alcune città dell’Italia settentr. al palazzo (detto anche broletto) costruito per sede del libero Comune; era formato [...] generalmente da un piano terreno interamente porticato e un piano superiore comprendente un salone per le riunioni, dal quale si accedeva talora a un balcone esterno, detto parlera, destinato alle concioni ...
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Nel Medioevo, luogo dove le cittadinanze insorte contro i feudatari si riunivano per deliberare; per estensione, la stessa assemblea, detta anche concione o parlamento. Indetto dal magistrato cittadino, deliberava di solito per acclamazione;...
LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello di Vigevano il 27 luglio), quarto...