inserire
v. tr. [dal lat. inserĕre, comp. di in-1 e serĕre «intrecciare, collegare»] (io inserisco, tu inserisci, ecc.). – 1. Riferito a cose materiali, introdurre, infilare, adattare un oggetto nella [...] , in un complesso organico, in un corpo astratto, ecc., un elemento aggiunto, per lo più secondario o accessorio: l’architetto volle i. nella facciata un motivo decorativo; i. un episodio autobiografico in un racconto; i. una citazione, alcune note ...
Leggi Tutto
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] p. in un’arte, in una disciplina; il colonnato di piazza S. Pietro rappresenta una delle p. più felici del Bernini architetto. d. Competizione in cui si cimentano le proprie forze e capacità o abilità contro uno o più avversarî, e in partic. gara ...
Leggi Tutto
teatrista
s. m. e f. [der. di teatro] (pl. m. -i), ant. e raro. – Artista di teatro, attore: un architetto, un t. passabile, è più raro a trovarsi nelle provincie, che non un finanziere amabile a Parigi [...] (Bettinelli) ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] t. moderno, la cui tipologia si ritiene abbia origine nel sec. 16° con il teatro Olimpico di Vicenza progettato dall’architetto A. Palladio (una sala decorata con elementi d’imitazione classica, con scena rialzata e posti per il pubblico a emiciclo ...
Leggi Tutto
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio [...] toponimi); spreg. palazzùccio; accr. palazzóne; pegg. palazzàccio, a Roma, denominazione pop. del palazzo di Giustizia, che sorge fra il Tevere e piazza Cavour, costruito tra la fine del sec. 19° e l’inizio del 20° dall’architetto G. Calderini. TAV. ...
Leggi Tutto
studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] .; e come corso di studî superiori: s. ingegneria, architettura, medicina (o, con uso assol., fam., s. per ingegnere, per architetto, per medico); s. i principî della termodinamica, un teorema, le equazioni di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante ...
Leggi Tutto
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] commerciale, o s. di avvocato, di notaio, di commercialista; s. odontoiatrico o dentistico o di dentista; s. di architetto, di ingegnere; un grande s. legale, medico, tecnico, in cui lavorano più legali, medici specialisti, tecnici, ripartendosi gli ...
Leggi Tutto
totale
agg. e s. m. [dal lat. tardo totalis, der. di totus «tutto, intero»; l’uso sostantivato segue l’esempio del fr. total]. – 1. agg. a. Intero, pieno, completo, complessivo; che riguarda qualche [...] gli oggetti e le persone che prendono parte alla scena. Con sign. analogo, teatro t., termine coniato nel 1926 dall’architetto e critico d’arte ted. W. Gropius nel definire un suo progetto architettonico di teatro (Totaltheater), ed esteso quindi a ...
Leggi Tutto
mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] Museo del Cinema, la cui effigie figura sulle monete da 2 centesimi di euro, di conio italiano), così detto dal nome dell’architetto A. Antonelli che la iniziò nel 1863. b. Con senso più generico, massa di materia di grande volume, vista nella sua ...
Leggi Tutto
palladianesimo
palladianéṡimo s. m. [der. di palladiano]. – Movimento architettonico derivato dall’interpretazione degli edifici e degli scritti di A. Palladio (v. palladiano), diffuso soprattutto in [...] Inghilterra dal primo decennio del 17° sec. per opera dell’architetto Inigo Jones (1576-1652), e affermatosi definitivamente solo all’inizio del sec. 18° anche in Italia (nel Veneto). ...
Leggi Tutto
Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, hanno sempre avuto importanza per la produzione...
ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente e dalle circostanze di luogo e di ambiente,...