depilazione
depilazióne s. f. [der. del lat. depilare: v. depilare]. – 1. Procedimento per asportare o distruggere i peli da alcune parti del corpo, per lo più a scopo estetico, sia temporaneamente, [...] con mezzi fisici o medicamentosi, sia permanentemente; può essere limitata al solo fusto del pelo, come nell’applicazione di depilatorî chimici, o coinvolgere anche la radice, come nell’estrazione meccanica del pelo, o accompagnarsi anche alla ...
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elasticita
elasticità s. f. [der. di elastico]. – 1. Proprietà dei corpi di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle [...] (ai tempi, alle circostanze, alle necessità, ecc.): e. di un sistema o di un programma politico; e. dell’interpretazione o dell’applicazione di una norma. In partic., in economia: e. di un sistema economico, la sua capacità di variare al mutare delle ...
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sanguisugio
sanguisùgio s. m. [comp. (secondo sanguisuga) del lat. sanguis «sangue» e sugĕre «succhiare»]. – Pratica terapeutica, ormai in disuso, che consisteva nell’impiego delle sanguisughe (applicate [...] per lo più sulle regioni temporale, mastoidea, epatica, alla base del torace, alla radice degli arti inferiori) allo scopo di estrarre sangue per decongestionare gli organi profondi. S. artificiale, l’applicazione di ventose sulla cute scarificata. ...
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elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] ricchissima di glicocolla e di leucina. 4. agg., fig. a. Non rigido, non rigorosamente fissato, che consente quindi libertà di applicazione: norme e.; orario e. di lavoro (per quanto riguarda le ore di inizio e termine, non la durata complessiva). b ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] (cioè, con un documento scritto in mano, le persone, e specialmente quelle semplici e sprovvedute, sono più tranquille sull’applicazione dei patti convenuti). b. estens. Persona rozza di modi, poco civile e poco educata (come venivano polemicamente ...
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brossuratrice
agg. e s. f. [der. di brossura]. – Macchina b. (o semplicem. brossuratrice): macchina usata in legatoria per effettuare, nelle rilegature in brochure, la rapida applicazione della copertina [...] al volume già cucito ...
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cerfoglio
cerfòglio (o cerfùglio) s. m. [lat. caerefŏlium o cerefŏlium, adattam. del gr. χαιρέϕυλλον]. – 1. a. Erba annua delle ombrellifere (Anthriscus cerefolium), che vive nell’Europa orient. fino [...] fiori riuniti in ombrella, frutti quasi lineari, lunghi 8 mm; è usata quale pianta da condimento e ha qualche applicazione in medicina. C. selvatico (lat. scient. Anthriscus silvestris), pianta ritenuta velenosa, comune in prati, siepi e luoghi umidi ...
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accelerometro
acceleròmetro s. m. [comp. di accelerare e -metro]. – Strumento per la misurazione delle accelerazioni di sistemi, o parti di essi, in movimento; gli accelerometri sono spec. usati in aeronautica, [...] e hanno notevole applicazione nei sistemi di navigazione inerziale. ...
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tirocricotomia
tirocricotomìa s. f. [comp. di tiro(ide), crico(ide) e -tomia]. – In chirurgia, la sezione simultanea, di rara applicazione pratica, delle cartilagini tiroide e cricoide. ...
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truccatura
s. f. [der. di truccare2]. – 1. a. L’operazione o il complesso di operazioni con cui ci si trucca o si viene truccati per le necessità della rappresentazione scenica o della ripresa cinematografica [...] e televisiva (sia quando debba essere modificato l’aspetto, sia quando basti l’applicazione di cosmetici e cerone), oppure per dissimulare la propria identità: t. teatrale, cinematografica, televisiva; l’arte, la tecnica della t.; poliziotti, ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...