prediatura
s. f. [dal lat. praediatura, der. di praes praedis «mallevadore»: v. predio]. – Nel diritto romano, contratto di garanzia, in base al quale il garante era responsabile in primo luogo, con [...] (nel senso cioè che solo contro il garante sarebbe stato intentato il processo esecutivo); in epoca antica ebbe larga applicazione, mentre alla fine dell’età repubblicana veniva usato solo nei casi di appalto con la pubblica amministrazione, per ...
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impennata1
impennata1 s. f. [der. di impennarsi]. – 1. a. Atteggiamento assunto dal cavallo che si impenna per difesa davanti a un ostacolo o per disarcionare il proprio cavaliere; è anche uno degli [...] esercizî d’equitazione di scuola; nelle gare di regolarità, costituisce infrazione gravissima e dà luogo all’applicazione delle penalità previste. b. fig. Brusca reazione di persona che si sente toccata nel suo orgoglio o si risente di un ...
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medico2
mèdico2 agg. [dal lat. medĭcus, der. del tema di mederi «curare»] (pl. m. -ci). – 1. a. Attinente alla medicina: scienza, arte m.; discipline m.; clinica m.; congresso m.; biblioteca m.; esperienza, [...] pratica m.; cure mediche. Fisica m., disciplina che si occupa dell’applicazione dei principî e dei ritrovati della fisica nei varî settori della medicina, soprattutto nella diagnostica e nella terapia, con esclusione delle questioni riguardanti la ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), [...] una stessa frase fonetica. Composto s., quello in cui la relazione tra i membri componenti è espressa mediante la regolare applicazione delle norme che regolano la sintassi dei sintagmi: per es., gr. ἐγχειρίϑετος (= ἐν χειρὶ ϑετός) «messo nelle mani ...
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restituzione
restituzióne s. f. [dal lat. restitutio -onis, der. di restituĕre «restituire»]. – 1. L’azione e l’atto di restituire, il fatto di venire restituito, nel sign. di «rendere, ridare, riconsegnare»: [...] . Usi e sign. scient. e tecnici: a. In diritto, r. (o rimessione) in termine, istituto del diritto processuale, di applicazione eccezionale, per il quale la parte viene riammessa a compiere un’attività dopo il decorso del termine perentorio, quando l ...
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cresolo
creṡòlo s. m. [der. di cre(o)s(oto), col suff. -olo1]. – Composto organico, la cui formula è CH3C6H4OH, in tre forme isomere, che si ottiene per distillazione del catrame di carbone fossile; [...] per le sue energiche proprietà battericide viene usato come disinfettante, ma trova applicazione anche nella conservazione del legno e come prodotto di partenza per la preparazione di profumi, esplosivi, materie plastiche, plastificanti, ecc. C. ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] musicale: a. Scala ottenuta mediante la trasposizione della scala propria di uno dei modi. b. Composizione risultante dall’applicazione di parole al vocalizzo di un canto liturgico o anche dall’interpolazione, in canti liturgici, di nuovi testi con ...
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legato3
legato3 s. m. [dal lat. legatum, der. di legare2]. – Disposizione testamentaria in base alla quale viene favorita una persona fisica o giuridica diversa dall’erede mediante l’attribuzione di [...] uno o più beni particolari. Legato pio, lascito, fatto con atto tra vivi o con disposizione testamentaria, avente finalità filantropica o religiosa (assistenza ai poveri, celebrazione e applicazione di messe, ecc.). ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] , una l. punizione; lavoro l.; salita l., poco ripida; studî l., letture l., piacevoli, che non richiedono intensa applicazione della mente; argomenti l., quelli di cui si tratta, scrivendo o conversando, piuttosto per passatempo e svago; con sign ...
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minestra
minèstra s. f. [der. di minestrare]. – 1. a. Vivanda caratteristica della cucina italiana e dei paesi mediterranei, costituita generalmente di pasta o riso o legumi o verdure cotti in acqua [...] m., è una faccenda diversa; trovare la m. bell’e scodellata, di chi comunque tragga qualche utile senza o con scarsa applicazione personale, profittando della precedente opera altrui; può farsi la m. come gli piace, è libero di agire a modo suo; è ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...