centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, [...] , campo c., un campo il cui vettore è sempre diretto verso un punto; forza c., forza posizionale la cui retta di applicazione passa sempre per un punto fisso, detto «centro della forza»; moto c., un moto nel quale l’accelerazione è sempre diretta ...
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farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, [...] bianchi di concentrarsi nelle aree più infiammate). Queste conoscenze hanno reso possibili lo sviluppo, la sperimentazione e l’applicazione di una nuova classe di farmaci (i farmaci biologici), in grado di inibire selettivamente l’azione delle ...
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farmacogenomica
s. f. L’applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica per individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici e per studiare le cause della diversa risposta individuale [...] ai trattamenti farmacologici. ◆ Infine, conoscere le alterazioni del Dna connesse con le varie patologie tumorali ci offre le basi per creare quei farmaci (cosiddetti «intelligenti») che vanno a colpire ...
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impacco
s. m. [der. di impaccare] (pl. -chi). – 1. L’azione di impaccare; quasi esclusivam. nella locuz. carta da impacco, tipo di carta resistente per confezionare pacchi. 2. Applicazione a scopo terapeutico [...] di panni, garze o cotone idrofilo imbevuti di un liquido, di cui si voglia sfruttare l’azione fisica (umidità e temperatura) o quella chimica ...
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autovettore
autovettóre s. m. [comp. di auto-1 e vettore]. – In matematica, vettore la cui direzione non varia per applicazione di una trasformazione lineare. ...
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farmaceutico
farmacèutico agg. [dal lat. pharmaceutĭcus, gr. ϕαρμακευτικός, der. di ϕάρμακον «farmaco»] (pl. m. -ci). – Che è proprio e specifico della farmacia (come arte e come attività); che concerne [...] insegnamento universitario) che studia le proprietà e i metodi di preparazione e conservazione delle sostanze chimiche aventi applicazione in terapia; forme f., le preparazioni medicamentose contenenti uno o più farmaci in dosi opportune (cartine ...
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autoespandente
autoespandènte agg. [comp. di auto-¹ e espandente, part. pres. di espandere]. - Di sostanza chimica (spec. usata nell'edilizia per sigillare o stuccare) che, dopo l'applicazione, aumenta [...] di volume ...
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agronomia
agronomìa s. f. [der. di agronomo]. – Scienza e pratica dell’agricoltura, intesa come applicazione dei principî scientifici alla coltivazione delle piante, in modo da ottenere la massima produzione, [...] e all’utilizzazione dei prodotti agricoli ...
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bioimmagine
s. f. In biologia, immagine tissutale ottenuta con l’impiego di biotecnologie. ◆ Per porre rimedio all’utilizzo non efficiente delle attrezzature, il ministro invita infine ad estendere l’orario [...] p. 16, Cronache Italiane) • Un altro esempio di nanotecnologie a supporto delle tecniche di biommagine, che sta trovando applicazione in una forma di tumore cerebrale (il glioblastoma), è l’impiego di nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro per ...
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ritardato
agg. [part. pass. di ritardare]. – Che ha, presenta o ha subìto un ritardo; che avviene o si determina con ritardo: arrivo, spettacolo r.; proiettili, bombe, mine a scoppio r., in cui la spoletta [...] r., processi r., in chimica, rallentati; relè r., in elettrotecnica, che entra in funzione un po’ di tempo dopo l’applicazione della corrente di eccitazione; nota r., su cui si risolve un ritardo; numeri r., nel gioco del lotto, che non escono ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...