risparmio
rispàrmio s. m. [der. di risparmiare]. – 1. a. Il fatto di risparmiare, di astenersi cioè dall’usare, dal consumare una cosa posseduta o di limitarne l’uso per varie ragioni o scopi: r. di [...] attuato dalle società mediante costituzione di riserve per investimenti, scorte, ecc., o imposto dallo stato mediante applicazione di tributi, assicurazioni obbligatorie, inflazione o attraverso un sistema di prefinanziamento che prende anche il nome ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò [...] o su una parte soltanto di esso, e si distingue, a seconda dei metodi usati, in: a. per inalazione, eseguita mediante applicazione di una maschera al viso del paziente, attraverso la quale egli aspira l’anestetico; a. per iniezione; a. rettale, con ...
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erariale
agg. [der. di erario1]. – Dell’erario, che appartiene all’erario: imposte e.; spese e.; avvocatura e., denominazione che ebbe dal 1876 al 1930 l’avvocatura dello stato; uffici e., gli uffici [...] per la conservazione del patrimonio dello stato nonché alla rilevazione geometrica e alla stima della proprietà immobiliare ai fini dell’applicazione dei tributi; tributi e., tutti i tributi il cui gettito va ad alimentare il bilancio dello stato, a ...
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precettista
s. m. e f. [der. di precetto] (pl. m. -i). – Chi dà precetti; autore di opere precettistiche; più comunem., per lo più in tono spreg., riferito a persona che riduce l’insegnamento di una [...] materia, di un’arte, di una tecnica a un’esposizione arida e pedantesca di precetti e di norme, o a critico che valuta un’opera solo sulla base della corretta applicazione dei canoni stabiliti dalla tradizione. ...
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discontinuo
discontìnuo agg. [dal lat. mediev. discontinuus, comp. di dis-1 e continuus «continuo»]. – 1. Non continuo, interrotto nello spazio o nel tempo, quindi disgiunto, intermittente o anche disuguale [...] , incoerente: avere un carattere d., essere di umore d.; anche riferito alla persona stessa: scolaro d. nello studio, nell’applicazione. ◆ Avv. discontinuaménte (poco com.), in modo discontinuo, senza continuità: studiare, lavorare discontinuamente. ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto [...] con cui si designano due sentenze che, nello stesso giudizio, pronuncino nell’identico modo; l’istituto ha applicazione nelle cause matrimoniali dinanzi ai tribunali ecclesiastici, nelle quali la nullità o la validità del vincolo si considera ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] oggi più comunem. lucido. e. L. metallico: nell’arte e nell’industria ceramica, l’effetto decorativo ottenuto mediante l’applicazione di metalli (platino, oro, argento, ecc.) in strato sottile sui manufatti (ceramiche, vetri, ecc.). 3. s. m., fig ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni [...] delle opere ai fini della salvezza, la servitù dell’arbitrio umano come conseguenza del peccato originale, l’applicazione al credente dei meriti di Cristo, la riduzione dei sacramenti a tre soli, fondamentali (battesimo, eucaristia, penitenza ...
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particolarizzazione
particolariżżazióne s. f. [dal fr. particularisation; v. particolarizzare]. – 1. Rappresentazione o descrizione minuziosa, dettagliata. 2. Nel linguaggio filos., applicazione di un [...] concetto generale o universale a casi e circostanze particolari: ogni giudizio, come giudizio del logo astratto, è universalizzazione del particolare, ma insieme p. dell’universale (Gentile) ...
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severita
severità s. f. [dal lat. severǐtas -atis]. – L’essere severo; carattere, atteggiamento, comportamento di chi è severo: la s. dei giudici, della commissione d’esame; trattare con s.; qualità [...] di costumi, di vita, rigidità nell’osservanza delle norme morali, austerità; s. di studî, serietà nella scelta e nell’applicazione; s. di metodo, rigore scientifico; capigliatura ricca, ricciuta, ma accomodata con grazia e s. (Svevo), con semplicità ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...