regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] : r. del tre semplice, del tre composto; r. per l’estrazione di radice; r. di derivazione, di integrazione; ovvero per l’applicazione o l’interpretazione di certe leggi fisiche: r. delle tre dita, r. del cavatappi, r. delle fasi, r. d’oro; nell ...
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equita
equità s. f. [dal lat. aequĭtas -atis, der. di aequus «equo»]. – Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la [...] del caso singolo», quella che prevede, da parte del giudice, non l’applicazione di una legge preesistente, ma piuttosto la creazione di una nuova norma applicabile al caso concreto; nel diritto privato, riduzione ad e., l’operazione attraverso ...
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infibulazione
infibulazióne s. f. [der. di infibulare]. – 1. Operazione, praticata nell’antichità e presso alcune popolazioni anche in tempi recenti, consistente nell’applicare un anello al prepuzio [...] che, unite e rimarginate, determinano una cicatrizzazione che restringe l’ostio vulvare. 2. In zootecnia, operazione analoga praticata, mediante l’applicazione di un anello, allo scopo di evitare l’accoppiamento, spec. di bestie lasciate in libertà. ...
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regolarizzare
regolariżżare v. tr. [der. di regolare1]. – Rendere regolare un atto, una sistemazione o una condizione, che non siano per sé regolari: r. un documento; ha deciso di r. con il matrimonio [...] ; sono andato al Distretto a r. la mia posizione; r. il moto di rotazione di un albero mediante l’applicazione di un volano. Nell’intr. pron., diventare regolare, stabile, normalizzarsi: la situazione si è regolarizzata; anche con riferimento a ...
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stipendio
stipèndio s. m. [dal lat. stipendium «mercede, paga militare» (comp. di stips stipis «contribuzione, offerta» e pendĕre «pagare»)]. – 1. Nella lingua ant., conformemente all’uso lat., la paga, [...] dello stipendio»: è stato sospeso dallo s.; lo s. decorre dal giorno dell’assunzione. 3. Nel diritto canonico, l’elemosina data a una chiesa per la celebrazione o l’applicazione di messe. ◆ Dim. spreg. stipendiétto, stipendiùccio, stipendiùcolo. ...
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canterella
canterèlla s. f. [rifacimento di cantaride, forse con influsso di cantare2]. – Piccola erba annua, delle leguminose papiglionacee (Coronilla scorpioides), detta anche piede di corvo, con fiori [...] gialli e frutto a lomento, incurvato; cresce nei campi nei paesi mediterranei, è velenosa e contiene, spec. nei semi, un glicoside cardiotonico, per cui ha qualche applicazione medicinale. ...
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fangatura
s. f. [der. di fango]. – Applicazione di fanghi termali a scopo terapeutico: andare alle f.; fare le f. (più comunem., fare i fanghi). ...
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fanghino
s. m. (f. -a) [der. di fango]. – Persona addetta alla sorveglianza e all’applicazione delle fangature negli stabilimenti di fanghi termali. ...
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fangoterapia
fangoterapìa s. f. [comp. di fango e terapia]. – Terapia fisica a base di fanghi termali naturali o artificiali, praticata sia per immersione sia per applicazione esterna, per la sua proprietà [...] di provocare nell’organismo reazioni locali o generali quali l’aumento dell’irrorazione sanguigna dei tessuti superficiali, con conseguente miglioramento del ricambio, l’assorbimento di ioni terapeutici ...
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parser
‹pàa∫ë› s. ingl. [der. di (to) parse «analizzare grammaticalmente»] (pl. parsers ‹pàa∫ë∫›), usato in ital. al masch. – In informatica, algoritmo di un programma applicativo che, sulla base della [...] esempio, il richiamo dal dizionario di memoria; algoritmi di questo genere, ma di struttura più complessa, trovano un’applicazione anche in linguistica in quanto permettono di riconoscere se una sequenza di parole è una frase in senso grammaticale ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...