disapplicazione
diṡapplicazióne s. f. [der. di disapplicare]. – 1. Mancanza di applicazione; svogliatezza, negligenza. 2. In diritto, il fatto di non applicare a una singola fattispecie o per particolari [...] effetti una legge o un atto amministrativo che, per altre fattispecie o ad altri effetti, rimangono pienamente efficaci ...
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microcinetica
microcinètica s. f. [comp. di micro- e cinetica]. – In chimica, termine talora usato (in contrapp. a macrocinetica) per indicare l’applicazione dell’indagine cinetica a sistemi in cui la [...] velocità di reazione non dipende da fattori fisici (fenomeni di trasporto) ma soltanto da fattori chimici ...
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lucidare
v. tr. [dal lat. tardo lucidare, der. di lucĭdus «lucido»] (io lùcido, ecc.). – 1. Rendere lucida una superficie, conferirle lucentezza, per lo più sfregandola con un panno o con particolari [...] arnesi e con applicazione di sostanze adatte: l. i pavimenti; l. le scarpe; l. un metallo, i mobili, ecc. In questo sign. la parola si è diffusa soprattutto in tempi recenti, guadagnando terreno sul sinon. lustrare. 2. Copiare, riprodurre un disegno ...
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goniometro
goniòmetro s. m. [comp. di gonio- e -metro]. – Strumento atto alla misurazione di angoli, costruito in diversi modelli secondo il tipo della misurazione da effettuare: g. rapportatore, realizzato [...] , munita di nonio per la lettura. In cristallografia, per la misura degli angoli diedri dei cristalli, oltre al g. di applicazione (in uso spec. in passato e sostanzialmente uguale a quello da officina), viene comunem. adoperato il g. a riflessione ...
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autocoltivazione
s. f. Coltivazione in proprio. ◆ pure Rifondazione, attraverso l’eurodeputato Giusto Catania, sollecita [Romano] Prodi ad ascoltare gli operatori e le associazioni che invocano politiche [...] di riduzione del danno, legalizzazione delle droghe leggere, autocoltivazione, depenalizzazione del consumo e applicazione delle sperimentazioni più avanzate in Europa sulle droghe pesanti. (Gia[como] Gal[eazzi], Stampa, 18 dicembre 2005, p. 13, ...
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ionoforesi
ionoforèṡi s. f. [comp. di ione e del gr. ϕόρησυς «trasporto»]. – In medicina (anche iontoforesi), forma di elettroterapia consistente nell’applicazione di una corrente galvanica per mezzo [...] di elettrodi elettrolitici in modo da ottenere, attraverso lo scambio di ioni tra l’organismo e l’elettrolito interposto tra esso e l’elettrodo, la penetrazione nei tessuti di sostanze medicamentose, sfruttando ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] oggetti c.; anche come s. m.: passare dall’astratto al c., dal caso generale al particolare, da un principio generico all’applicazione pratica. Locuz. avv. in concreto, in modo determinato, nella realtà: fare un calcolo in astratto e in c.; esaminare ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche [...] di uno o più precetti giuridici; m. di una sentenza, sintesi del principio di diritto di cui è fatta applicazione nella motivazione di una sentenza (soprattutto di quelle della Cassazione): viene redatta non dal giudice che decide il processo ma ...
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deflessione
deflessióne s. f. [dal lat. tardo deflexio -onis «piegamento», der. di deflectĕre «piegare»]. – 1. non com. L’atto, il fatto di deflettere, spec. in senso fig.: d. da un principio, da una [...] di particelle a traiettoria curvilinea (ciclotroni, sincrotroni, ecc.) e nei tubi a raggi catodici (che trovano applicazione nell’oscilloscopia, nella televisione, ecc.). Sensibilità di d., il rapporto tra la deviazione della traiettoria delle ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...