apicale
agg. [der. di apice]. – 1. Che si riferisce all’apice di un organo: a. In medicina: infiltrato a., dell’apice del polmone; granuloma a., all’apice di una radice dentaria; segmento o zona a., [...] carriera o di quel ruolo. 3. In fonetica, articolazione a., consonanti a., articolazione delle consonanti ottenuta mediante applicazione della punta della lingua contro i denti (consonanti interdentali, per es. ingl. th sordo e sonoro; postdentali ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in [...] ufficio provinciale che, su richiesta degli interessati, esegue tale operazione e provvede, a norma di legge, all’applicazione del marchio ufficiale sul metallo analizzato per garantirne la qualità. b. In chimica, denominazione generica di metodi di ...
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coomologia
coomologìa s. f. [comp. di co-2 e omologia]. – In matematica, teoria della c., duale della teoria topologica dell’omologia, che descrive talune proprietà degli spazî topologici e che attualmente [...] ha sviluppato caratteristiche puramente algebriche così da costituire uno strumento anche in altri campi di applicazione matematica. ...
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policentrico
policèntrico agg. [comp. di poli- e centro] (pl. m. -ci). – 1. In genere, che ha più centri: città policentrica. In geometria, linea (o curva) p., linea formata da più archi di circonferenza, [...] più di raggi diversi, i quali, nei punti di connessione, abbiano la stessa retta tangente (il suo studio trova applicazione nel campo delle costruzioni stradali). Proiezione p. naturale, in cartografia, quella che si ottiene proiettando in piano le ...
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giureconsulto
s. m. [dal lat. iurisconsultus, poi iureconsultus, comp. di ius iuris «diritto» e consultus «esperto», da consulĕre «consultare, deliberare»]. – Studioso ed esperto del diritto, che, avendo [...] branche delle discipline giuridiche e sapendo elevarsi da quelle ai principî generali del diritto e discenderne per la loro applicazione ai casi concreti, ne fa oggetto d’insegnamento o di trattazione scientifica, di pareri o di decisioni, che, spec ...
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atmolisi
atmòliṡi s. f. [comp. del gr. ἀτμός «vapore» e -lisi]. – In chimica, processo di separazione di due o più gas basato sulla loro diversa velocità di diffusione, che trova applicazione in processi [...] di separazione isotopica ...
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teorico1
teòrico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo theorĭcus, gr. ϑεωρικός, der. di ϑεωρέω «contemplare, meditare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della teoria, che si riferisce alla teoria, che è teoria [...] un fiore costruito in parte sulla base di considerazioni teoriche; chimica t., branca della chimica che, attraverso l’applicazione dei principî della fisica nucleare, atomica e molecolare, tende a chiarire in termini quantitativi i problemi connessi ...
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sgobbo
sgòbbo s. m. [der. di sgobbare]. – Lo sgobbare; fatica sopportata in un lavoro o in uno studio che richiede applicazione intensa e costanza: dopo trent’anni di sgobbo credo di essermi meritato [...] un po’ di riposo!; è un lavoro di sgobbo, di molta fatica e di poca soddisfazione; che ti resta D’uno s. inconcludente In quel nòcciolo di testa, Sepoltura della mente? (Giusti) ...
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stereolitografia
stereolitografìa s. f. [comp. di stereo- e litografia]. – Tecnologia risultante dall’applicazione combinata di processi chimici, ottici ed elettronici, mediante la quale è possibile [...] trasformare immagini residenti su un computer in oggetti solidi tridimensionali, senza l’ausilio di stampi o lavorazioni effettuate con macchina utensile: un fascio laser, pilotato da computer e focalizzato ...
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sgobbone
sgobbóne s. m. (f. -a) [der. di sgobbare]. – Chi si applica con grande impegno, assiduità e diligenza, al lavoro o allo studio (ha in genere valore limitativo o spreg., in quanto sottintende [...] o il desiderio di distinguersi presso i superiori per buona volontà e per quantità di lavoro, o la necessità di supplire con la diligenza e la maggiore applicazione alla scarsezza di ingegno e di intelligenza). ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...