X
〈ics〉. – Denominazione della radiazione elettromagnetica (detta radiazione X, o più comunem. raggi X) provocata dall’interazione con la materia di elettroni veloci (come quelli accelerati in un tubo [...] per indicare quelli, più penetranti, con lunghezze d’onda minori): tale proprietà ne ha determinato la più comune applicazione, ossia quella di rendere visibili oggetti posti all’interno di corpi opachi alla luce ordinaria, impressionando una lastra ...
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dominio
domìnio s. m. [dal lat. dominium, der. di domĭnus «signore, padrone»]. – 1. a. Genericam., il fatto di dominare: ambizione, sete di dominio; o d’essere dominato: insofferente di dominio; fig., [...] di accumulazione di punti interni; per es., d. rettangolare, d. circolare, insieme dei punti, rispettivamente, di un rettangolo o di un cerchio, contorno incluso. D. di una funzione o di una applicazione, l’insieme dei punti in cui la funzione, o l ...
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suriettivo
(o surgettivo) agg. [adattam. del fr. surjectif, der. di surjection «suriezione»]. – In matematica, applicazione (o funzione) s. da un insieme E in un insieme F, applicazione nella quale ogni [...] elemento di F sia immagine di almeno un elemento di E ...
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trasporto
traspòrto s. m. [der. di trasportare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di trasportare, il fatto di venire trasportato, e le modalità e i mezzi con cui si esegue: t. di persone, di merci, di [...] di una uguaglianza; tale operazione non altera l’uguaglianza. b. Nella teoria dei vettori, t. di un vettore applicato, l’operazione consistente nello spostare il punto di applicazione del vettore da una posizione all’altra lungo la sua retta di ...
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operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di [...] funzioni (per es., il laplaciano); o. integrale, quello che implica una o più operazioni di integrazione; o. vettoriale, che si applica a vettori o dà luogo a un vettore (sono tali il gradiente, la divergenza, il rotore, ecc.). In logica matematica ...
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trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] e cinematografia, il procedimento chimico a cui vengono sottoposte per lo sviluppo e la stampa; t. dei boschi, in silvicoltura, applicazione dei metodi colturali più adatti al bosco sottoposto a una data forma di governo: t. delle fustaie (a taglio ...
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applicativo
agg. [der. di applicare]. – Che concerne l’applicazione; che ha per fine l’applicazione pratica: indirizzo a. (di un corso di studî). ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] contrapp. a di fatto (v. anche de iure). 4. Nel diritto processuale, termine (contrapp. a fatto) che indica la concreta applicazione della norma giuridica, da parte del giudice, alla fattispecie da lui accertata: la Cassazione è giudice del d. e non ...
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superconduzione
superconduzióne s. f. [comp. di super- e conduzione]. – In fisica, particolare tipo di conduzione elettrica presentato da alcuni elementi metallici, alcuni composti e leghe, una volta [...] pressoché costante in intensità, anche al cessare della causa che l’ha prodotta. La superconduzione trova larga applicazione nella generazione di campi magnetici elevati (attraverso magneti superconduttori) mentre altri possibili usi di tale fenomeno ...
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sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] chie-sa, trau-ma, non bu-ono, chi-esa, tra-uma). Nessuna delle tre norme è assoluta, nemmeno nell’applicazione che se ne fa nell’ortografia corrente, perché: 1) nelle parole composte, accanto alla sillabazione normale, è facoltativa una sillabazione ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...