antisporco
antispòrco agg. e s. m. [comp. di anti-1 e sporco], invar. – Nell’industria tessile, di particolare sostanza che viene applicata ai tessuti per aumentarne la repellenza alla polvere e la resistenza [...] alle macchie; il trattamento con prodotti antisporco ha trovato larga applicazione spec. in seguito alla grande diffusione delle fibre chimiche; come sost. la sostanza stessa. ...
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mesotorio
meṡotòrio s. m. [comp. di meso- e torio]. – Nome poco usato di due radionuclidi derivanti dal torio: il m. 1, di numero atomico 88, che si origina direttamente dal torio per emissione di una [...] particella alfa, è un isotopo del radio; il m. 2, di numero atomico 89, è un isotopo dell’attinio che deriva dal mesotorio per emissione di un elettrone. Il mesotorio trova applicazione in radioterapia e nella preparazione di pigmenti luminescenti. ...
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profilassi
s. f. [dal gr. προϕύλαξις, der. di προϕυλάσσω «premunire, preservare», comp. di προ- «avanti» e ϕυλάσσω «custodire»]. – 1. Genericam., insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire [...] che si devono adottare, collettivamente o da parte di singoli, per la difesa contro una determinata malattia, e l’applicazione pratica di tali norme e provvedimenti: la p. delle malattie infettive, del tifo, del colera; misure di p. contro ...
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profondamente
profondaménte avv. [der. di profondo]. – A fondo, in profondità, molto addentro: scavare, penetrare p.; conficcare p. nel terreno; il liquido va iniettato p. nei tessuti; e con le accezioni [...] p. impresso; sono p. commosso, turbato, addolorato, amareggiato; amare, odiare, disprezzare, compiangere p.; ne sono p. convinto; sono parole p. sentite. Con riferimento all’intensità della applicazione intellettuale: concetti p. pensati, elaborati. ...
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controindicazione
controindicazióne (o contrindicazióne) s. f. [der. di controindicare; in qualche accezione, comp. di contro- e indicazione]. – 1. L’azione dell’indicare una cosa o una persona come [...] inopportuna, disadatta, nociva a uno scopo; in partic., indicazione contraria all’uso di un farmaco, o all’applicazione di un intervento terapeutico: controindicazioni all’allattamento sono le malattie acute o croniche della nutrice; indicazioni e c. ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] ma poco p.; ha fatto p. studî sull’argomento. c. Che, nell’ambito dell’attività mentale, è caratterizzato da intensa applicazione: era immerso in p. pensieri, in p. meditazione. d. Che risulta difficile da afferrare con la mente, in quanto nascosto ...
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pompa2
pómpa2 s. f. [dal lat. pompa, gr. πομπή, der. di πέμπω «inviare, accompagnare»]. – 1. Nell’antichità classica, solenne processione che si svolgeva in occasione di nozze, funerali, e soprattutto [...] : leggi delle p. o sopra le p., le leggi suntuarie; magistrato delle p., a Venezia, l’autorità preposta all’applicazione delle leggi suntuarie. Oggi rimane a indicare manifestazioni sontuose e ostentate di sfarzo, di lusso, o anche di vita mondana ...
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colorante
agg. e s. m. [part. pres. di colorare]. – 1. agg. Che ha capacità di colorare, di tingere: materia, sostanza colorante. 2. s. m. Sostanza solubile e priva di corpo (in ciò differente dal colore [...] organici sono classificati, in base al gruppo cromoforo, in c. etilenici, azocoloranti, nitrocoloranti, ecc.; in base alla tecnica di applicazione, in c. al mordente, c. sostantivi, c. al tino, ecc.; infine, i coloranti usati in forma di sali ...
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coloratura
s. f. [der. di colorare]. – 1. non com. Colorazione. 2. In musica: a. Nell’uso medievale, l’applicazione alla melodia di brevi formule di fioritura (lat. flores) costituenti una variazione [...] ornamentale (lat. color), e questa variazione stessa. b. Nell’uso moderno (ristretto però nei limiti della terminologia germanica e germanizzante), la variazione ornamentale quale fu praticata, spesso ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...