citotassonomia
citotassonomìa s. f. [comp. di cito- e tassonomia]. – In biologia, l’applicazione, detta anche citosistematica, delle osservazioni citologiche e principalmente cariologiche (quali il numero [...] e la conformazione dei cromosomi, il loro comportamento nella meiosi, il numero base, la poliploidia, ecc.) alla sistematica dei diversi gruppi (specie, genere, ecc.); può indicare, per es., la maggiore ...
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contattologia
contattologìa s. f. [comp. di contatto e -logia]. – La tecnica della fabbricazione e dell’applicazione delle lenti a contatto. ...
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contattologo
contattòlogo s. m. (f. -a) [comp. di contatto e -logo] (pl. m. -gi o -ghi). – Ottico specializzato nell’applicazione di lenti a contatto. ...
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coledocotomia
coledocotomìa s. f. [comp. di coledoco e -tomia]. – Incisione chirurgica del coledoco, seguita da sutura oppure da applicazione di drenaggio, indicata nella calcolosi e nella ipertensione [...] delle vie biliari ...
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tossicologia
tossicologìa s. f. [comp. di tossico2 e -logia]. – Disciplina scientifica che studia le sostanze che hanno o possono avere il significato di veleni per la loro capacità di agire più o meno [...] integrante della farmacologia, trova un valido aiuto nella chimica (chimica tossicologica), e ha il suo campo di applicazione nella medicina generale, nella medicina del lavoro, e soprattutto nella medicina legale, dal cui ambito tende a staccarsi ...
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antilineare
agg. [comp. di anti-1 e lineare1]. – In matematica, è detta funzione a. (o anche operatore, applicazione, trasformazione a.) una funzione di uno spazio vettoriale complesso in sé, tale che [...] il trasformato del prodotto di un numero complesso per un vettore è uguale al prodotto del coniugato del numero complesso per il trasformato del vettore: per es., f(cx) = c̄f(x) ...
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disposizione
dispoṡizióne s. f. [dal lat. dispositio -onis, der. di disponĕre «disporre», part. pass. disposĭtus]. – 1. a. L’atto di disporre, di collocare cioè in una determinata maniera; più spesso, [...] , da parte del Governo; ufficiale a d., ufficiale idoneo al servizio incondizionato che, tolto definitivamente dai quadri in applicazione della legge di avanzamento, continua a essere utilizzato. 5. In tipografia, sinon. poco com. di deponente2. ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] ) è riservata, con qualche eccezione, una competenza di legittimità, concernente cioè solo l’esame della corretta interpretazione e applicazione della legge da parte dei giudici di grado inferiore, a prescindere cioè da ogni esame del caso concreto ...
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ricerca
ricérca s. f. [der. di ricercare2]. – 1. a. Attività volta a ricercare, cioè a trovare, a scoprire qualcuno o qualche cosa: fare, cominciare, continuare, condurre, concludere, abbandonare una [...] l’asse del lobo descrive la superficie di un cono con il vertice nell’antenna. d. R. operativa, applicazione di metodologie e strumenti scientifici (soprattutto matematici) al progetto e alla utilizzazione di un sistema complesso, attuata allo scopo ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, [...] , scaglie di madreperla, ecc. b. L’opera stessa, l’oggetto intarsiato: un finissimo intarsio. 2. Tipo di ricamo di applicazione, nel quale i diversi tessuti vengono inseriti l’uno nell’altro invece di essere sovrapposti. 3. In odontoiatria, tipo di ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...