guidoniano
agg. – Del musicista Guido d’Arezzo (992 circa-1050) e dei sistemi musicali da lui inventati o perfezionati o che a lui si attribuiscono: notazione g., v. notazione, n. 1 c; mano g., mezzo [...] per l’insegnamento della solmisazione, usato prob. dal sec. 11° inoltrato fino all’inizio del 17°, consistente nell’applicazione (anche soltanto mnemonica) alle dita della mano del nome delle note da solfeggiare, sulla base delle varie mutazioni ...
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inanellamento
inanellaménto s. m. [der. di inanellare]. – L’operazione dell’inanellare, nei varî sign. del verbo. In partic., metodo per lo studio delle migrazioni degli uccelli, consistente nell’applicazione [...] di contrassegni (generalmente anellini di alluminio numerati) al tarso degli uccelli migratori catturati e rimessi quindi in libertà per consentire, in un’eventuale successiva cattura, di determinare il ...
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deuterato
agg. [der. di deuterio]. – In chimica, di sostanza contenente deuterio; sono detti composti d. quelli, per lo più organici, nei quali uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti con atomi [...] di deuterio (come, per es., il deuteroglicosio), e che trovano applicazione nelle ricerche riguardanti la struttura delle molecole organiche o come traccianti in ricerche di chimica e biochimica. ...
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naftalinsolfonico
naftalinsolfònico agg. [comp. di naftalina e solfonico]. – In chimica organica, acido n., nome generico dei prodotti di solfonazione della naftalina, che trovano larga applicazione [...] come materie prime per diversi derivati, usati per lo più nell’industria dei coloranti ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] il p. della classe, ragazzo che riporta le migliori votazioni tra i compagni di classe, facendosi notare per l’intelligenza e l’applicazione allo studio (anche, per lo più in tono iron., chi, spec. in ambienti di lavoro, spicca per la competenza e lo ...
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inapplicabile
inapplicàbile agg. [comp. di in-2 e applicabile]. – Non applicabile, che non può avere applicazione per motivi varî, o che non può mettersi in atto nel caso concreto: sistemi, metodi i.; [...] norme i.; nel tuo caso particolare il provvedimento è inapplicabile ...
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bagnolo
bagnòlo (letter. bagnuòlo) s. m. [lat. balneŏlum, dim. di balneum «bagno»]. – 1. Applicazione di pezzette, inzuppate in acqua calda o fredda, medicata o no, a scopo curativo; è sinon. di impacco. [...] 2. Vasca trapezoidale, con fondo pavimentato in mattoni e sponde costituite normalmente da tavole, dentro la quale si spegne la calce viva, stemperandola in acqua abbondante ...
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chiacchierino
agg. e s. m. [der. di chiacchierare]. – 1. a. agg. e s. m. (f. -a) Che, o chi, chiacchiera spesso e volentieri; si dice soprattutto di bambini o ragazzi: una bambina ch.; è un ch. che non [...] placida e ch. (F. Martini). 2. s. m. Tipo di merletto leggero (in fr. frivolité) ad anelli e semicerchi, formati da nodi e pippolini, adatto a qualunque applicazione; si esegue con una piccola spoletta di bosso, di osso e oggi per lo più di galalite. ...
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sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] tecniche; incorrere in un errore o in un’inesattezza nel fare un calcolo: s. a prendere le misure; s. nell’applicazione di una formula; commettere un errore di grammatica o di ortografia nel parlare o nello scrivere, esprimersi o tradurre in modo ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] . gli ufficiali della grascia o delle vettovaglie; in Sicilia, era detto mastro di p. il funzionario incaricato di controllare l’applicazione dei calmieri; a Venezia, capi di p., i capi dei mercanti. Talvolta il termine servì a indicare l’insieme dei ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...