deuterato
agg. [der. di deuterio]. – In chimica, di sostanza contenente deuterio; sono detti composti d. quelli, per lo più organici, nei quali uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti con atomi [...] di deuterio (come, per es., il deuteroglicosio), e che trovano applicazione nelle ricerche riguardanti la struttura delle molecole organiche o come traccianti in ricerche di chimica e biochimica. ...
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naftalinsolfonico
naftalinsolfònico agg. [comp. di naftalina e solfonico]. – In chimica organica, acido n., nome generico dei prodotti di solfonazione della naftalina, che trovano larga applicazione [...] come materie prime per diversi derivati, usati per lo più nell’industria dei coloranti ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] il p. della classe, ragazzo che riporta le migliori votazioni tra i compagni di classe, facendosi notare per l’intelligenza e l’applicazione allo studio (anche, per lo più in tono iron., chi, spec. in ambienti di lavoro, spicca per la competenza e lo ...
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inapplicabile
inapplicàbile agg. [comp. di in-2 e applicabile]. – Non applicabile, che non può avere applicazione per motivi varî, o che non può mettersi in atto nel caso concreto: sistemi, metodi i.; [...] norme i.; nel tuo caso particolare il provvedimento è inapplicabile ...
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bagnolo
bagnòlo (letter. bagnuòlo) s. m. [lat. balneŏlum, dim. di balneum «bagno»]. – 1. Applicazione di pezzette, inzuppate in acqua calda o fredda, medicata o no, a scopo curativo; è sinon. di impacco. [...] 2. Vasca trapezoidale, con fondo pavimentato in mattoni e sponde costituite normalmente da tavole, dentro la quale si spegne la calce viva, stemperandola in acqua abbondante ...
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chiacchierino
agg. e s. m. [der. di chiacchierare]. – 1. a. agg. e s. m. (f. -a) Che, o chi, chiacchiera spesso e volentieri; si dice soprattutto di bambini o ragazzi: una bambina ch.; è un ch. che non [...] placida e ch. (F. Martini). 2. s. m. Tipo di merletto leggero (in fr. frivolité) ad anelli e semicerchi, formati da nodi e pippolini, adatto a qualunque applicazione; si esegue con una piccola spoletta di bosso, di osso e oggi per lo più di galalite. ...
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sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] tecniche; incorrere in un errore o in un’inesattezza nel fare un calcolo: s. a prendere le misure; s. nell’applicazione di una formula; commettere un errore di grammatica o di ortografia nel parlare o nello scrivere, esprimersi o tradurre in modo ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] . gli ufficiali della grascia o delle vettovaglie; in Sicilia, era detto mastro di p. il funzionario incaricato di controllare l’applicazione dei calmieri; a Venezia, capi di p., i capi dei mercanti. Talvolta il termine servì a indicare l’insieme dei ...
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tabulare1
tabulare1 agg. [dal lat. tabularis, der. di tabŭla «tavola»]. – Che ha forma piatta, simile a quella di una tavola. È usato soprattutto in alcune locuz. scient. e tecn. specifiche: 1. In mineralogia, [...] differiti. L’ancoramento dei salarî e degli stipendî al costo della vita, attraverso la scala mobile, può dirsi un’applicazione di questo principio. 6. In matematica, differenza t., la differenza tra due dati consecutivi riportati in una tavola o ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] positivo e verso n., come pure una superficie orientata ammetterà una faccia positiva e una negativa. Analogam., nell’applicazione della matematica alla fisica e alle scienze sperimentali, se una grandezza può assumere valori maggiori o minori di un ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...