volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] sento v. una zanzara, volano le mosche (e in senso fig., non si sente v. una mosca, c’è un silenzio assoluto); le api e le vespe volano isolate e a sciami; o anche a chirotteri: i pipistrelli cominciano a v. verso il tramonto. In espressioni fig., v ...
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collettore
collettóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo collector -oris, der. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. s. m. a. Chi raccoglie: c. delle imposte, ausiliario delle esattorie comunali delle [...] raccoglie, che ha la funzione o il compito di raccogliere: setole collettrici (del polline), nelle zampe posteriori delle api. In etnologia, popoli c., popoli primitivi, estinti o attuali, viventi della colletta o raccolta di prodotti spontanei. 3 ...
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aculeo
acùleo s. m. [dal lat. aculeus, dim. di acus «ago»]. – 1. Pungiglione, punta aguzza. Nel linguaggio scient. è nome generico di ogni organo pungente che si trovi negli animali, come arma di difesa [...] : nei mammiferi sono generalmente produzioni epidermiche, cioè peli modificati (riccio, istrice, echidna); negli imenotteri (vespe, api, ecc.) si trovano all’estremità dell’addome: rappresentano una modificazione dell’ovopositore (terebra) e sono in ...
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volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] con sicuri voli Cantando se ne gìano i rosignuoli (Ariosto); il v. delle rondini; il v. spezzato dei pipistrelli; il v. delle api, delle vespe, ecc. (per v. nuziale, v. nuziale); prendere, pigliare il v.; spiccare, alzare, levare il v.; spiegare il v ...
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ginandromorfismo
s. m. [der. di ginandromorfo]. – In biologia, anomalia sessuale, tipica di alcuni insetti (per es., farfalle, mosche, api), per cui un individuo è composto da un mosaico di parti aventi [...] caratteri maschili, e altre aventi caratteri femminili ...
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pentacosano
pentacoṡano s. m. [comp. di penta- e gr. (εἴ)κοσι «venti» (con riferimento al numero degli atomi di carbonio)]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico saturo a 25 atomi di carbonio, [...] presente nella cera d’api, nella paraffina di lignite, ecc. ...
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succedere
succèdere v. intr. [dal lat. succedĕre, comp. di sub- «sotto» e cedĕre «andare»; propriam. «andare sotto»] (pass. rem. io succèssi o anche, escluso il sign. 3, io succedéi o succedètti, tu [...] si riducono ad abbandonare le proprie terre da una di queste quattro cagioni, ... l’una succedente all’altra (Vico); [le api] più e più succedenti invide ronzano A far lunghi di sé aërei grappoli (Foscolo), susseguendosi le une alle altre in sempre ...
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piciformi
picifórmi s. m. pl. [lat. scient. Piciformes, comp. del nome del genere Picus (v. picidi) e formis «-forme»]. – Ordine di uccelli che comprende sei famiglie quasi cosmopolite (mancano solo [...] robusto, zampe con due dita rivolte in avanti e due all’indietro; sono tutti arboricoli, nidificano in cavità e si cibano di insetti, frutta, semi o, come nel caso degli indicatoridi (famiglia diffusa soprattutto in Africa), di cera d’api e di miele. ...
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succhiare
v. tr. [lat. *succulare, der. di succus, sucus «succo»] (io sùcchio, ecc.). – 1. a. Aspirare e ingerire un liquido stringendo le labbra sull’elemento o sul punto da cui può fuoriuscire: s. [...] ad animali, aspirare e ingerire alimenti con organi varî: gli elefanti bevono succhiando l’acqua con la proboscide; le api succhiano il nettare dei fiori; le sanguisughe o le zanzare si nutrono succhiando il sangue; per estens., riferito a cose ...
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filanto
s. m. [lat. scient. Philanthus, dal gr. ϕιλανϑής «che ama i fiori»]. – Genere d’insetti imenotteri, famiglia sfecidi, di cui la specie più comune (Philanthus triangulum) scava gallerie sotterranee [...] e alimenta le proprie larve con api domestiche che paralizza, rendendosi così dannosa all’apicoltura. ...
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(gr. ῎Απις) Nome del torello nero venerato dagli Egizi come espressione vivente del dio Ptah (➔). Contraddistinto da un segno bianco sulla fronte, con ventre, zampe e fiocco della coda anch’essi bianchi, dava gli oracoli accettando o rifiutando...