disponibile /dispo'nibile/ agg. [der. di disponere, forma ant. di disporre]. - 1. [di cui si può disporre: la stanza è di nuovo d.] ≈ accessibile, agibile, utilizzabile. ‖ libero. ↔ indisponibile, inutilizzabile. [...] . [che mostra buona disposizione verso gli altri: un insegnante sempre d.] ≈ accessibile, affabile, alla mano, amichevole, aperto, bendisposto, benevolo, comprensivo, gentile, sensibile. ↔ chiuso, inaccessibile, inaccostabile, insensibile, scostante. ...
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outdoor /'aʊtdɔ:/, it. /'autdɔr/ agg. ingl. [comp. di out "fuori" e door "porta"]. - (sport.) [di gara, competizione atletica e sim., che si svolge all'aperto] ↔ indoor. ...
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risata /ri'sata/ s. f. [der. di riso]. - [il ridere in modo aperto, sonoro e prolungato: scoppiare in una r.; trattenere, frenare una r.] ≈ [anche con uso spreg.] sghignazzata. ⇑ riso. ↔ gemito, lamento, [...] pianto ...
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bistecchiera /biste'k:jɛra/ s. f. [der. di bistecca]. - [attrezzo da cucina, per lo più metallico, per cuocere bistecche] ≈ griglia, piastra, [per cuocere all'aperto] barbecue. ...
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bivacco s. m. [dal fr. bivac, bivouac, prob. dal ted. svizz. biwacht "guardia notturna di riserva"] (pl. -chi). - 1. [sistemazione all'aperto di truppe o esploratori, spec. di notte] ≈ accampamento, attendamento, [...] campo. ‖ fermata, sosta, stazionamento. 2. (fig.) [ambiente molto disordinato e rumoroso] ≈ [→ BORDELLO (2. a)] ...
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riservato /riser'vato/ agg. [part. pass. di riservare]. - 1. a. [di posto, camera e sim., che è tenuto a disposizione di qualcuno a seguito di prenotazione: poltrone, cuccette r.] ≈ fissato, prenotato. [...] . 2. [che riserva per sé i propri sentimenti o le proprie idee: uomo r.; avere un carattere, un contegno r.] ≈ discreto, (non com.) riserbato, (non com.) segreto. ↑ chiuso, introverso, ritroso. ‖ cauto, controllato. ↔ ↑ aperto, espansivo, estroverso. ...
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cassa s. f. [dal lat. capsa "scatola, contenitore"]. - 1. [contenitore di varia grandezza, per lo più di legno, usato per tenervi o trasportare roba] ≈ ‖ arca, baule, cassapanca, (non com.) cofano, madia, [...] scatola (o scatolone) è il tipo di coperchio: una cassa di vino o di birra è un contenitore (di vario materiale) aperto oppure chiuso da una tavola inchiodata, mentre una scatola è sempre fornita di un coperchio che può essere asportato (o, anche ...
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paesano /pae'zano/ [der. di paese]. - ■ agg. 1. a. [di paese, proprio di un paese: tradizioni p.] ≈ del posto, indigeno, locale. ‖ caratteristico, tipico. b. [che è tipico di un piccolo centro, spec. in [...] è caratterizzato da limitatezza e arretratezza: mentalità p.] ≈ antiquato, arretrato, chiuso, limitato, provinciale. ↑ gretto. ↔ aggiornato, à la page, aperto, cosmopolita, moderno. ■ s. m. (f. -a) 1. [persona che è nata o abita in un paese] ≈ (non ...
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cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] più.
Usi particolari - Se si inizia un’attività, un discorso e sim., si può usare aprire: apriamo le danze; ha aperto il congresso riportando i soliti saluti delle autorità. Inaugurare sottolinea l’inizio di un’attività e, di solito, i relativi ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...