lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento [...] l., cantante di opere; stagione l., il periodo dell’anno in cui un teatro (oppure un’arena, ecc.) rimane aperto per la rappresentazione di una serie di opere; enti l., enti locali, che provvedono all’allestimento della stagione operistica nei varî ...
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avarizia
avarìzia s. f. [dal lat. avaritia, der. di avarus «avaro»]. – 1. Eccessivo ritegno nello spendere e nel donare, per un gretto attaccamento al denaro e a ciò che si possiede (considerato, nella [...] . 2. ant. Desiderio intenso di ricchezze, insaziabile avidità di denaro: O esecrabile Avarizia, o ingorda Fame d’avere (Ariosto). Anche, raram., avidità in genere: come sepolto Scheletro, cui di terra Avarizia o pietà rende all’aperto (Leopardi). ...
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air-show
‹èë šóu› locuz. ingl. (propr. «mostra aeronautica»), usata in ital. come s. m. – Nel linguaggio comm., esposizione, per lo più all’aperto, in cui vengono presentati ed esibiti in volo aeromobili [...] di diverso tipo, militari e civili ...
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pleiade
plèiade (o Plèiade) s. f. [dal lat. Pleias -ădis, gr. Πλειάς -άδος, ion. Πληϊάς]. – 1. Nome del gruppo di stelle (indicate anche con il plur. Pleiadi o, comunem., Gallinelle) in cui sarebbero [...] e Pleione: fanno parte della costellazione del Toro, tra le Iadi, l’Ariete e Perseo, e costituiscono un ammasso stellare aperto in cui i moderni annoverano 9 (anziché 7) stelle principali. Il termine ebbe sin dall’antichità uso fig. per indicare ...
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protendere
protèndere v. tr. [dal lat. protendĕre, comp. di pro-1 e tendĕre «stendere»] (coniug. come tendere). – Tendere in avanti: p. le braccia, per implorare o per accogliere; cipressi e cedri ... [...] letter., in qualche accezione fig. di tendere: Ed io ... Vèr lo balcone al buio protendea L’orecchio avido e l’occhio indarno aperto (Leopardi). Nel rifl.: si protese fuori della finestra; [il falcone] si volge al grido e si protende Per lo disio del ...
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legge-bavaglio
(legge bavaglio), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che mette un freno alla libertà d’informazione. ◆ [Silvio] Berlusconi ci tiene a ricordare: «Abbiamo cercato di contrastare questa [...] . Un’importante parte dei mezzi di comunicazione, va detto, è nelle mani dell’opposizione, ma Chávez, oltre ad avere aperto nuove tv statali e occupato quella esistente, ha chiuso un’emittente storica del Venezuela, perché contraria al chavismo, e ...
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scolmare
v. tr. [der. di colmare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scólmo, ecc.), non com. – Levare la colmatura di qualche cosa, rendere meno colmo: s. le acque di un fiume in piena (v. scolmatura). [...] In agraria, arare o aratura scolmando, sistema di aratura eseguita a partire dai lati del campo per finire al centro, ove rimane aperto il solco. ...
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riunione
riunióne s. f. [comp. di ri- e unione]. – 1. non com. L’azione, l’operazione di riunire, il fatto di essere riuniti, nel sign. di mettere insieme varî elementi separati e sparsi: ogni corpo [...] , di riunirsi liberamente, purché in modo pacifico e senza armi, in luogo pubblico (con obbligo di preavviso all’autorità) o aperto al pubblico (senza obbligo di preavviso); nello sport, r. sportiva o assol. riunione, gara o gruppo di gare di ...
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sambodromo
sambòdromo s. m. [comp. di samb(a) e -dromo]. – Stadio, arena o altro grande luogo all’aperto in cui si esibiscono ballerini di samba. ...
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venerdi
venerdì s. m. [lat. Venĕris dies «giorno di Venere»]. – Quinto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Venere, che si pensava ne «governasse» [...] la prima ora: partirò, ritornerò v. prossimo; il v. l’ufficio è aperto al pubblico solo al mattino; è un programma che va in onda ogni v., o tutti i v.; il v., per i musulmani, è il giorno festivo della settimana. Per la Chiesa cattolica è giorno di ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...