mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] ciò che prima era oscuro: le tue parole m’hanno finalmente aperto la mente). Rivelarsi (poet. aprirsi) alla m., di ingegno; una grande, una nobile m., una m. superiore; è una m. aperta al vero e al bello; è una m. esaltata, una m. bislacca, una ...
Leggi Tutto
farmaco mirato
loc. s.le m. Farmaco studiato per individuare e colpire un obiettivo specifico. ◆ Dopo dieci anni di questo peregrinare la donna, oggi quarantenne, è infine approdata al centro antipanico [...] del Nuovo Regina Margherita, aperto un anno fa, unico del centro sud. Partecipa a gruppi di psicoeducazione e prende farmaci mirati. Si sente meglio ed ha smesso di bussare al pronto soccorso, dove ritiene di essersi recata dalle 300 alle 400 volte. ...
Leggi Tutto
risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio [...] di applausi; Odo intorno festevoli gridi; S’orna il tempio, e risona del canto (Manzoni). Più genericam., anche di luogo aperto, essere pieno di suoni: la piazza risuonava dei canti e degli slogan dei manifestanti; il campo d’aviazione risuonava del ...
Leggi Tutto
capezzale
s. m. [lat. *capitiale, der. di capĭtium: v. capezzo]. – 1. a. Specie di basso e stretto guanciale, oggi di uso poco com., che occupa l’ampiezza del letto, e si pone sotto al guanciale vero [...] sta il capezzale. c. fig. Il letto di chi è malato o sta per morire: accorrere, raccogliersi al c. di qualcuno; la mamma rimase al suo c. per giorni e giorni. 2. ant. Collarino o scollatura dell’abito: le donne col capezzale tanto aperto (Sacchetti). ...
Leggi Tutto
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo [...] per lo colle Uniti vanno (T. Tasso). d. Di animali o piante che esplicano una loro attività durante la notte: fiori n., aperti solo la notte; farfalle n., nome comune degli eteroceri (v.); rapaci n., le diverse specie di uccelli predatori che sono in ...
Leggi Tutto
best practice
loc. s.le f. Buona pratica, migliore procedura: la scelta della prestazione che presenta le migliori caratteristiche operative e i migliori indicatori di qualità. ◆ Nel linguaggio dei dirigenti [...] libro [«Spiriti animali. La concorrenza giusta» di Ettore Gotti Tedeschi], uno dei principali vantaggi di un mercato aperto è la possibilità di migliorarsi tramite un continuo confronto con le eccellenze presenti. (Alessandro Profumo, Corriere della ...
Leggi Tutto
secchio
sécchio s. m. [lat. tardo *sĭclus, class. sĭtŭlus]. – 1. Recipiente di forma troncoconica (con bocca in genere più larga della base), di metallo (per lo più ferro zincato), legno, plastica o [...] s. dell’acqua; il s. per il latte; trasportare la pozzolana in un secchio. Per estens., recipiente di forma cilindrica, aperto nella parte superiore e fornito di manico; in partic., s. della spazzatura o delle immondizie, quello fornito di coperchio ...
Leggi Tutto
gastrochenidi
gastrochènidi s. m. pl. [lat. scient. Gastrochaenidae, dal nome del genere Gastrochaena, comp. di gastro- e tema del gr. χαίνω «essere aperto»]. – Famiglia di molluschi bivalvi eulamellibranchi, [...] che comprende specie marine capaci di perforare le rocce mediante una secrezione acida ...
Leggi Tutto
plastron
〈plastrõ′〉 s. m., fr. [dall’ital. piastrone]. – Parola che ha in francese varî significati: parte anteriore della corazza medievale; parte anteriore inamidata e talvolta staccabile della camicia [...] da uomo; parte anteriore del corpetto aperto nel vestito da donna, o il riporto, per lo più a pieghe, sul davanti della camicetta; in Italia indicò anche un’ampia cravatta maschile a nodo fatto, che copriva quasi totalmente lo sparato. ...
Leggi Tutto
duty free
〈di̯ùuti frìi〉 locuz. ingl. [comp. di duty «dazio, tassa» e free «libero»], usata in ital. come agg. e s. m. – Nel linguaggio commerciale, detto di merce esente da tasse doganali: profumi, [...] free shop (pl. duty free shops) o anche, ellitticam., duty free, usato come s. m., negozio situato per lo più in aeroporti o su navi che vende prodotti privi di imposte doganali: il duty free dell’aeroporto è aperto ventiquattr’ore su ventiquattro. ...
Leggi Tutto
Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...