riserrare
v. tr. [comp. di ri- e serrare] (io risèrro, ecc.), tosc. o letter. – Serrare di nuovo, o serrare ciò che prima si era aperto; richiudere: r. l’uscio, r. le porte della stalla; O sacrosanta [...] dea, figlia di Giove, Per cui il tempio di Ian s’apre e riserra (Poliziano, in un’invocazione a Minerva); r. gli occhi, e, sempre riferito agli occhi: e ’l gelo strinse Le lagrime tra essi e riserrolli ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] a ciò che si promette o si dichiara o si giura (quindi, nell’uso com.: uomo privo di r. mentali, schietto, aperto; affrontò l’impresa senza r. mentali, senza intenzioni o finalità nascoste, incertezze, timori, ecc.); in diritto, la dichiarazione di ...
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varismo
s. m. [der. del lat. varus: v. varo1]. – In medicina, alterazione dei normali rapporti fra gli assi di due segmenti scheletrici contigui o di due parti di uno stesso segmento (per es., femore-tibia, [...] omero-ulna, alluce-metatarso, ecc.), tale da formare tra loro un angolo aperto all’interno; può avere cause traumatiche (consolidazione viziosa di fratture) o malformative o patologiche acquisite (rachitismo, osteomielite). ...
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agibilita
agibilità s. f. [der. di agibile]. – L’essere agibile. In partic.: 1. A. di un diritto, la possibilità che esso sia fatto valere in giudizio. 2. Di luogo o impianto pubblico, l’essere in condizione [...] di poter essere aperto o adibito agli scopi per cui è stato costruito: a. di un teatro, d’un campo sportivo; a. di un nuovo aeroporto (o di una sua pista); a. di un pozzo; richiedere il certificato di a. (alle autorità competenti); negare il permesso ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] dei nostri bambini. 2. a. Senza riferimento preciso all’atto materiale del ridere, per indicare allegria, gioia schietta e aperta: il r. fa buon sangue (frase prov.); avevano cominciato a scambiarsi parole vivaci, ma l’intervento degli amici fece ...
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vase
vaṡe s. m. [dal lat. vas vasis]. – Variante letter. ant. di vaso: Così veggiàn restar l’acqua nel vase, Che largo il ventre e la bocca abbia stretta (Ariosto); quel sonoro vase aperto verso il cielo [...] sembrava creato per lei sola (D’Annunzio) ...
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agire
v. intr. [dal fr. agir, che è dal lat. agĕre «spingere», e poi «fare, compiere un’azione»] (io agisco, tu agisci, ecc.; aus. avere). – 1. a. Fare, operare in genere (sottintendendo l’oggetto dell’azione, [...] il suo! 2. non com. Di una compagnia teatrale, recitare: da ieri la compagnia non agisce più; riferito al teatro, essere aperto, dare rappresentazioni: il teatro Verdi agirà sino a tutto luglio. 3. a. Di meccanismo e sim., funzionare: la molla agisce ...
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cantante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di cantare2]. – 1. s. m. e f. Chi esercita l’arte del canto o professionista del canto: i c. dell’Opera, un buon c., un’ottima c.; i c. della televisione; un c., [...] all’esecuzione di passi di carattere agile e melodico. 2. agg. In araldica, attributo del gallo rappresentato con il becco aperto. 3. agg. Con altre accezioni del verbo cantare: elica c., elica che, rotando velocemente nell’acqua, vibra, per difetto ...
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autoorganizzazione
autoorganiżżazióne s. f. [comp. di auto-1 e organizzazione]. – In fisica, capacità che un sistema aperto, cioè che scambia energia e materia con l’esterno, ha di evolversi spontaneamente, [...] in determinate condizioni, verso stati coerenti a livello macroscopico, cioè verso strutture ordinate; un esempio di ciò è costituito dai laser ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] la direzione e per il modo di suddividersi fanno assumere alla chioma la forma di una coppa o di un vaso più o meno aperto. ◆ Dim. vaṡétto (v.), vaṡettino, vaṡino (fam., il vaso da notte per bambini); spreg. vaṡùccio; accr. vaṡóne. V. anche vasello ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...