Schnorchel
〈šnòrh’ël〉 s. m., ted. [forse der. di schnarchen «russare», per il rumore prodotto dal dispositivo nel suo funzionamento]. – Nei sommergibili, dispositivo che permette di navigare in immersione [...] motori a combustione interna; è costituito da un doppio tubo che inferiormente sbocca all’interno del sommergibile e superiormente resta aperto all’atmosfera, in modo che i motori possano scaricare i prodotti della combustione da uno dei due tubi e ...
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fiume
s. m. [lat. flūmen, der. di fluĕre «scorrere»]. – 1. Corso d’acqua continuo, con portate più o meno costanti e in cui, pur potendo esistere tratti a forte pendenza, prevale il fondo a pendenza [...] iperb.), quantità d’acqua o d’altro liquido che scorra con impeto o in grande abbondanza: Romper le pietre, e trar del monte aperto Un vivo f. (T. Tasso); un f. di sangue; versare un f. di lacrime; a che pur versi Degli occhi tristi un doloroso ...
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largura
s. f. [der. di largo], letter. – Largo spazio di terreno aperto: aveva da una banda e dall’altra una l. di prati, che si estendeva quasi fino alla porta di S. Pietro (Vasari); sedevano in disparte, [...] sul confine della l., sotto gli alberi (D’Annunzio) ...
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after hours
‹àftëë àuë∫› (o after-hours) locuz. ingl. (propr. «dopo le ore [di lavoro] »), usata in ital. come agg. e s. m. – 1. a. Fuori orario, dopo la chiusura, e sim.: un bar, un locale after hours. [...] b. s. m. Festa in ore notturne; locale aperto nelle stesse ore: frequentare gli after hours; anche nella forma afterhour: viaggia in Internet, partecipa a tutti i raveparty e gli afterhour della penisola e indossa sempre la stessa fruit autoprodotta ...
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paravalanghe
s. m. [comp. di para-1 e valanga], invar. – Opera di difesa montana, costituita da gallerie artificiali, cioè eseguite a cielo aperto, o da robuste tettoie di legno e travi di ferro, posta [...] lungo le falde soggette a cadute di valanghe o slavine, per proteggere le strade, le ferrovie e i comprensorî sciistici ...
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paravento
paravènto s. m. [comp. di para-1 e vento]. – 1. a. Mobile costituito da un certo numero di telai, per lo più di legno, collegati mediante cerniere in modo da poter essere variamente spiegati, [...] ha bisogno ... di due p. da mettere davanti a’ camminetti (Foscolo). 2. a. non com. Riparo usato contro il vento, all’aperto, costituito da una siepe, da una cannicciata e sim., a difesa di animali o piante: ‘paravento’ dicesi il graticcio che si ...
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apallico
agg. (scherz.) Che manca di tempra, senza palle. ◆ Aveva troppo ritmo e troppa vitalità addosso, [Lleyton] Hewitt, perché Albert Costa facesse qualcosa di più che succhiargli la ruota. È noto, [...] e hanno spesso comandato i forestieri. (Marco Ansaldo, Stampa, 15 ottobre 2004, p. 35, Sport) • Servirà un nuovo dialogo aperto, e non il classico monologo del martedì di ogni allenatore, per scuotere uno spogliatoio apatico e apallico. (Gianluca ...
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luccio2
lùccio2 s. m. [dal fr. louche, propr. «grande cucchiaio», forma piccarda di una voce di origine franca]. – Arnese metallico usato per l’estrazione della torba da giacimenti sommersi; è costituito [...] prisma rettangolare, lungo circa 90 cm, aperto lungo una faccia, unito a un robusto manico di legno; viene affondato nello strato di torba, da cui taglia e asporta delle fette, che si estraggono poi dalla parte aperta, battendo l’arnese contro terra. ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] da un’illusione, disingannarlo, o renderlo accorto (con soggetto di persona: sono stato io ad aprirgli gli o.); i micini hanno aperto gli o., modo pop. per dire che una persona, spec. giovane, è diventata meno ingenua, più accorta o più smaliziata ...
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canasta
s. f. [dallo spagn. canasta «canestro»]. – Gioco di carte originario dell’America Merid., della famiglia del ramino: si gioca con due mazzi di 52 carte con due matte (jolly) ciascuno, fra due [...] e ne scarta una; le carte scartate formano il pozzo, che può essere preso dal giocatore di turno se, dopo aver aperto (calate cioè giù alcune carte formanti un punteggio stabilito), abbia in mano una coppia di carte uguali all’ultima carta del pozzo ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...