antropologiaantropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, [...] , sviluppatasi particolarm. nel sec. 19° e nella prima metà del 20°, che studia gli attributi fisici dell’umanità, variabili in relazione manifestazioni storiche delle diverse culture. Nel linguaggio teologico, concezione e definizione dell’uomo nel ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito [...] una c. generale; ampliare la propria cultura. Nel linguaggio socio-politico, diffondere la c. nel popolo, nelle del Quattrocento; la c. illuministica o dell’illuminismo; la storia della c. di un popolo. 2. In etnologia, sociologia e antropologia ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui [...] , movimento s. della popolazione, le variazioni quantitative e strutturali del complesso degli abitanti di un paese o di una regione per il solo effetto delle migrazioni. e. Nel linguaggio della politica e dell’economia, si usa soprattutto con ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. [...] considerata come uno dei tre rami fondamentali del gruppo altaico, che si divide in due antropologia fisica: occhi m., a mandorla; plica m., la piega palpebrale, che costituisce uno dei caratteri tipici delle razze mongoliche neomorfe; nel linguaggio ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] e culturali nel corso della storia; così, in antropologia culturale e in sociologia, sono detti valori gli elementi d’arte, si chiamano genericamente valori gli elementi dellinguaggio figurativo, i caratteri costitutivi dello stile. Il termine ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, [...] deriva dall’antropologia evoluzionistica ottocentesca, e in partic. dallo schema elaborato dall’antropologo sociale statunitense nel linguaggio comune assume il sign. di arretrato, culturalmente e socialmente inferiore. In partic., il mito del buon ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] del p. materiale, dinamica del p. materiale, ecc. ove ci si riferisca alle formulazioni della meccanica che si possono applicare quando è valida tale schematizzazione. b. Nel linguaggio è all’infinito). e. In antropologia, p. craniometrici: v. ...
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razza
s. f. [dal fr. ant. haraz «allevamento di cavalli», prob. attraverso un’agglutinazione e falsa deglutinazione dell’articolo: l’arazz, da cui la razz(a)]. – 1. a. In biologia, popolazione o insieme [...] al compito della riproduzione (così passare in r. si dice, nel linguaggio sport., di un cane o di un cavallo che viene utilizzato per la politica, ecc. d. Nell’antropologia fisica del 19° sec. e dei primi decenni del 20°, popolazione o gruppo di ...
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stirpe
s. f. [dal lat. stirps stirpis, propr. «tronco, ramo, germoglio» (v. sterpo), donde il sign. traslato (cfr. analogo passaggio semantico in ceppo e stipite)]. – 1. a. Discendenza, origine di una [...] e altri affini. d. Nel linguaggio dell’antropologia culturale e sociale, è sinon. di etnia e, più specificamente, di clan e lignaggio (mentre la sinonimia con razza, non com. e propria dellinguaggio pop., è considerata errata perché confonde ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] linguaggio com. si dice bianco anche il corpo che emette o diffonde luce bianca: tela b., farina b., marmo b., denti bianchissimi (propr., per corpo b. si deve intendere un corpo, la superficie del pareva un altro; in antropologia fisica, razza b., o ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...
Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...