nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel [...] Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito per antonomasia a Gesù: Ioseph ... habitavit in civitate quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur quod dictum est per prophetas quoniam Nazareus vocabitur («Giuseppe ... abitò nella città chiamata Nazareth, ...
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mahatma
‹mahàtma› s. m. [hindī mahātmā ‹mahàatmaa›, dal sanscr. mahātmān- (nomin. mahātmā), propr. agg. «magnanimo», comp. di mahā- «grande» e ātmān- «anima»], invar. – Termine che, nei testi religiosi [...] e filosofici sanscriti, indica l’Essere supremo, la grande Anima dell’universo. In India, titolo dato a persone di molto rispetto e tenute pubblicamente in grande considerazione; per antonomasia, appellativo di M. K. Gandhi (1869-1948). ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] ; c. delle varianti, studio delle correzioni e dei cambiamenti eseguiti da un autore sul proprio testo. c. Per antonomasia, con uso assol., critica esercitata sugli scrittori e sulle opere letterarie: avere attitudine alla c. (o disposizione per ...
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controfestival
(contro-festival), s. m. inv. Festival alternativo; manifestazione musicale che si contrappone al festival per antonomasia, quello di San Remo. ◆ Amilcare [Rambaldi] ha organizato per [...] circa un quarto di secolo il «contro-festival» più appassionato d’Italia. (Repubblica, 2 febbraio 1999, p. 38, Spettacolo) • Le vibrazioni che attraversano la città sono forti. Mantova Musica Festival ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto [...] il Barbarossa; per la sommossa del 1797 contro i Francesi nota come Pasque v., v. pasqua. Come sost., abitante, originario o nativo di Verona; per antonomasia, il Veronese, nome con cui è noto il pittore Paolo Caliari (1528-1588), nativo di Verona. ...
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sardanapalo
sardanapàlo (o Sardanapàlo) s. m. – Propr., nome (gr. Σαρδανάπαλος, lat. Sardanapālus) del re dell’Assiria di cui favoleggiarono i Greci, che adombra la figura dello storico re assiro Assurbanipal [...] . C.), celebre, nella tradizione leggendaria e letteraria, per il lusso e le mollezze di vita e di costumi; quindi, per antonomasia, persona che vive nel lusso, nei piaceri e nella dissipatezza: Non v’era giunto ancor Sardanapalo A mostrar ciò che ’n ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, [...] al sacerdote che assiste i moribondi: è molto grave, bisognerà chiamare il p.; ha chiesto il p.; non ha voluto il prete. Per antonomasia ma in tono di condanna, il gran prete, in Dante, il papa, con diretta allusione a Bonifacio VIII: Se non fosse il ...
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odrisio
odrìṡio agg. [dal lat. Odrysius]. – Relativo, appartenente agli Odrisî (gr. ’Οδρύσαι, lat. Odrysae e Odrysii), antica popolazione tracia, originariamente stanziata lungo il corso inferiore del [...] fino a Bisanzio; vinta una prima volta da Filippo II di Macedonia, fu definitivamente assoggettata dai Romani. Per estens., della Tracia, trace: il vate o il poeta o., per antonomasia, Orfeo: Cantava il Vate odrisio D’Argo la gloria (V. Monti). ...
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mercenario
mercenàrio (ant. mercenàio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mercennarius, der. di merces -edis «mercede, compenso, paga»]. – 1. agg. Di persona che presta la propria opera dietro compenso, [...] temporaneamente, e dei corpi armati che con essi venivano formati: soldati m.; esercito m.; truppe m.; milizie m., per antonomasia, quelle delle Compagnie di ventura; per estens., armi m., spade m.; se uno [principe] tiene lo stato suo fondato ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] della c.; condannare alla c.; stendere in c.; legare, inchiodare in c.; mettere qualcuno in c., anche fig., tormentarlo. b. Per antonomasia, quella su cui fu inchiodato e sofferse la morte Gesù Cristo: Gesù confitto in c.; Gesù morto in c., e la ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...