folgoratore
folgoratóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di folgorare; nel sign. 2, dal lat. fulgurator -oris]. – 1. agg., non com. Che colpisce folgorando: fulmine f.; saetta f.; anche attributo di Giove, [...] e come s. m., per antonomasia, Giove stesso. 2. s. m. Presso gli antichi Romani, l’augure che traeva auspici dalla folgore. ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: [...] , giarrettiere, calzature, cinture di indumenti varî, ecc. Gioco dei n., altro nome del gioco detto anche tiremmolla. b. Per antonomasia, il pezzo di nastro a cui è attaccata una decorazione: avere, ottenere il n., una onorificenza. In partic.: n ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, [...] economiche della famiglia: di umili, oscuri, illustri n.; lo splendore, la ricchezza, la nobiltà dei natali. b. Per antonomasia, con iniziale maiusc., il giorno celebrativo della nascita di Gesù Cristo (il 25 dicembre) e in talune espressioni anche ...
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creatore
creatóre s. m. e agg. [dal lat. creator -oris, der. di creare «creare»]. – 1. Chi crea o ha creato, riferito per antonomasia (e scritto per lo più con iniziale maiuscola) a Dio, in quanto autore [...] della vita e dell’universo: ringraziare il C., o Dio c.; frequente in espressioni pop.: andare, tornare al c., morire; mandare, spedire al c., uccidere. Come agg., del Creatore, della creazione: l’opera ...
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ceppo
céppo s. m. [lat. cĭppus «palo di palizzata, cippo»; cfr. cippo]. – 1. a. Parte inferiore, piede, delle piante legnose, da cui si alza il tronco e da dove si diramano le radici e spesso nascono [...] caminetto, ciocco: Gira su’ c. accesi Lo spiedo scoppiettando (Carducci); mettere un c. sul fuoco; ardere un ceppo. d. Per antonomasia, il ciocco, per lo più di quercia, che arde nel focolare la notte di Natale (ovvero, secondo i luoghi, da Natale ...
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mecenate
s. m. – Propriam., nome (lat. Caius Maecenas -atis) di un noto cavaliere romano (69 - 8 a. C.), consigliere di Augusto e influente protettore di letterati e artisti; quindi, per antonomasia, [...] ogni munifico protettore e benefattore di poeti e artisti: Lorenzo de’ Medici fu uno dei più grandi m. del Rinascimento. Anche in funzione appositiva: principe m., cardinale mecenate. ◆ Raro, e soltanto ...
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salvatore
salvatóre s. m. e agg. (f. -trice) [lat. tardo salvator -ōris, der. di salvare «salvare»]. – 1. s. m. Chi, e anche ciò che salva da un pericolo, materiale o spirituale: il s. della patria; [...] nostro medico è stato il s. di mio padre; quando mi riprendono i dolori, questo calmante è sempre il mio salvatore. Per antonomasia, il S., il divino S., Gesù Cristo, in quanto Redentore: il sacrificio del Salvatore. 2. agg., non com. Che salva, che ...
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Watergate
〈u̯òtëġeit〉. – Nome di un complesso edilizio della città statunitense di Washington dove, nel 1972, aveva sede il comitato per la campagna elettorale del partito democratico e che fu al centro [...] del 1974, alle dimissioni del presidente repubblicano Richard Nixon. Da allora, Watergate è passato a indicare per antonomasia, come s. m., un qualsiasi scandalo politico-economico di larga portata, scoperto nonostante tentativi di occultamento da ...
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Waterloo
〈vàatërloo〉; con pron. fr. 〈vaterló〉. – Nome di una cittadina del Belgio orientale, 15 km a sud di Bruxelles, dove il 18 giugno 1815 ebbe luogo una famosa battaglia che segnò la sconfitta finale [...] di Napoleone Bonaparte; usato come s. f., è talora assunto a significare, per antonomasia, una sconfitta definitiva, un fallimento totale spec. di iniziative comportanti rischi e conflitti: la grande impresa da cui si attendeva un grande trionfo si è ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] , della fecondità, dell’amore e della bellezza femminile. In varie espressioni e denominazioni dell’uso corrente indica per antonomasia una donna di eccezionale bellezza (con questa funzione è per lo più scritto con iniziale minuscola): essere ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...