mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] uomo di gran m. e poco cuore; cerca di ragionare con la m. e non col cuore; non sempre il cuore dà retta alla mente. Per antonomasia, la m. eterna, la m. suprema, la m. infinita, Dio; e con lo stesso sign.: la m. ch’è da sé perfetta (Dante); fig., è ...
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Penelope
Penèlope. – Nome (gr. Πηνελόπεια o Πηνελόπη, lat. Penelŏpe) della moglie di Ulisse, divenuta proverbiale per la sua fedeltà (la cui leggenda è svolta in partic. nell’Odissea, e ha delle varianti [...] tela, che faceva di giorno e disfaceva di notte, come pretesto per respingere le proposte di matrimonio dei Proci. Per antonomasia, donna fedele al proprio marito, casalinga e laboriosa: essere una P., una vera Penelope, e sim.; tela di P., quella ...
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veglione
veglióne s. m. [accr. di veglia]. – Festa da ballo che si svolge di solito in un teatro o in una grande sala protraendosi dalla sera fino alle prime ore del mattino: v. di carnevale, per lo [...] più in maschera o in costume; il gran v. di san Silvestro; andare al v. della stampa. ◆ Il superl. veglionìssimo, indica, per antonomasia, il veglione di Capodanno. ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] tutt’ossi; anche delle parti del corpo: due braccia s.; ha le gambe secche secche; un torace s. e gracile. Per antonomasia, pop., la secca, la morte, essendo questa comunem. raffigurata come uno scheletro. In quanto sinon. di stecchito (ma anche con ...
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areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. [...] Paolo con il discorso all’areopago di Atene (v. areopagitico), al quale furono attribuiti nel medioevo quattro famosi trattati teologici, ricchi di motivi mistico-speculativi di derivazione neoplatonica, ...
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saddamita
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Saddam Hussein; di Saddam Hussein. ◆ Capita anche che le zone ipersensibili finiscano per coincidere felicemente con l’immagine di una persona. In tempi di [...] », mentre ancora non c’è avvisaglia di nessun «saddamita». Siamo in quel frequente fenomeno che i linguisti definiscono antonomasia. (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 17 aprile 2003, p. 20, Cronache) • Per milioni di iracheni la dittatura ...
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lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della [...] penna, del cervello, del pensiero, i l. del braccio e della mente (talora scherz. o iron.). Anticam. indicava per antonomasia il contadino: gli comandò che alla villa n’andasse, e quivi co’ suoi l. si dimorasse (Boccaccio). Usato assol., chi lavora ...
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penisola
penìṡola (ant. penìnsola, penìnsula, penìṡula) s. f. [dal lat. paeninsŭla, comp. di paene «quasi» e insŭla «isola», modellato su isola]. – 1. In geografia, termine con cui si indicano le sporgenze [...] di confluenza, nella morfologia fluviale, l’accumulo di depositi alluvionali che si forma alla confluenza di due corsi d’acqua. 2. Per antonomasia, l’Italia: ha viaggiato in lungo e in largo per tutta la p. o, con iniziale maiusc., la P.; la notizia ...
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faro
s. m. [dal lat. pharus, gr. ϕάρος, dal nome dell’isolotto di Faro sulla costa egiziana, sul quale fu costruito nel 3° sec. a. C. il faro di Alessandria]. – 1. a. Strumento di segnalazione luminosa, [...] faro di New York, in forma di colossale figura femminile, nota come la «statua della Libertà»). Nell’uso ital., si chiamò faro per antonomasia quello di Messina, per indicare lo Stretto in frasi come: le due Sicilie, di qua e di là dal F., e sim. 2 ...
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abuna
s. m. [dal ge῾ez (antica lingua etiopica) abuna «padre nostro»]. – Titolo che, in Etiopia, suole precedere il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun (ma negli scritti di europei [...] usualmente abuna) viene usato per designare, per antonomasia, il metropolita (monaco copto, scelto per tale carica e inviato in Etiopia, nel passato, dal patriarca copto di Alessandria d’Egitto; dopo il 1948, monaco etiopico). ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...